ROMA
A Spoleto68 il "canto della terra" è il filo del racconto

(ANSA) - ROMA, 18 MAR - Sessanta spettacoli e settecento
artisti provenienti da tredici paesi, tra cui William Kentrige,
Ersan Mondtag, Robert Mappelthorpe, Clement Cogitore: Spoleto si
conferma ancora una volta la città del Festival delle arti
performative più antico d'italia e più eclettico.
In scena dal 27 giugno al 13 luglio la sessantottesima edizione
del festival conferma infatti l'indirizzo artistico di Monique
Veaute fatto di un dialogo multidisciplinare e un cartellone
molto eterogeneo che sembra farsi guidare da un Canto della
terra mahleriano.
Al festival, tra spettacoli e concerti, si vedranno tra i
tantissimi anche Ersan Mondtag e i Berliner Ensamble, Alessandro
Baricco, Stefano Bollani, Enrico Rava, Luca Marinelli Federico
Tiezzi, Sandro Lombardi, Massimo Popolizio e Umberto Orsini, i
musicisti dell'accademia nazionale di Santa Cecilia e la
Budapest Festival Orchestra. Si apre con l'opera Hadrian del
compositore newyorkese Rufus Wainwright tratto dal testo della
Yourcenar. (ANSA).
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