TUNISI
A Tripoli nuova notte di scontri, 'Brigata 444 all'attacco'

(ANSA) - TUNISI, 14 MAG - Nuova notte di scontri fra milizie
a Tripoli. Nonostante le rassicurazioni del governo di unità
nazionale libico, che aveva annunciato ieri di aver riportato la
situazione sotto controllo nella capitale, nella notte si sono
registrati infatti "violenti scontri sono continuati in diverse
aree di Tripoli tra la Forza speciale di deterrenza e la brigata
444" (filogovernativa). Lo scrive su X The Libya Observer.
Secondo l'analista libico Jalel Harchaoui, "è iniziata una
grande offensiva militare. La Brigata 444 ha lanciato un attacco
su larga scala contro le risorse del Radaa (Forza speciale di
deterrenza)" che porterà secondo lui alla presa, a breve, "di
diverse prigioni controllate dalla Radaa e dalla Polizia
Giudiziaria". Ma sempre secondo Harchaoui "il presidente del
Consiglio Presidenziale, Menfi, si è schierato contro il primo
ministro Dabaiba e a favore della Radaa, che ora riceve supporto
militare dalle forze di Zawiya, tra cui quelle di Hassan
Buzeriba, ora sul fianco occidentale di Tripoli". "Il tentativo
di "guerra lampo" della Brigata 444 contro Radaa nella tarda
serata di ieri non si è rivelato un successo strepitoso.
Inoltre, le comunità di Suq Jumaa sono rimaste saldamente dalla
parte di Radaa", scrive l'analista, secondo cui la mattinata
odierna a Tripoli "potrebbe essere estremamente movimentata e
ricca di ripercussioni".
La Radaa pur formalmente incardinata nel ministero
dell'Interno libico rimane un attore politicamente autonomo, nel
complesso mosaico della sicurezza a Tripoli.
Intanto, la Missione di supporto dell'Onu in LIbia (Unsmil)
si è detta "profondamente allarmata per l'escalation di violenza
nei quartieri densamente popolati di Tripoli per la seconda
notte consecutiva, che mette a grave rischio innumerevoli
civili". Lo scrive su X la stessa Unsmil "chiedendo urgentemente
un cessate il fuoco immediato e incondizionato in tutte le aree
popolate, avvertendo che il proseguimento delle ostilità non fa
che aggravare l'instabilità a Tripoli e in tutta la Libia".
(ANSA).
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