COLD CASE
Alessandra, 30 anni di mistero
Il 12 dicembre 1987 tre banditi uccisero una bambina di 9 anni. Non c’è ancora un colpevole
Un colpo solo, sparato probabilmente senza volerlo e costato la vita a una bambina di 9 anni.
Dal 12 dicembre 1987 sono passati trent’anni esatti, ma i più anziani tra i carabinieri della compagnia di Legnano si ricordano bene di Alessandra Clivio, giovanissima vittima di una tragica rapina in villa che ha saputo anticipare il feroce copione che le bande di stranieri replicarono molti anni più tardi.
Alessandra fu uccisa in casa sua. Era un pomeriggio come tanti altri, la famiglia Clivio era in casa e fuori era già diventato buio. Alle 18.15 nella villetta di Arconate entrarono tre uomini mascherati: uno teneva in braccio un fucile a pallettoni, di quelli che si usano per andare a caccia. Le intenzioni dei tre erano evidenti. I banditi volevano soldi, oro, gioielli, tutto quello che in casa potesse avere un qualche valore. Il papà di Alessandra era in piedi, il rapinatore armato di fucile lo spintonò verso una sedia e per costringerlo ad abbassarlo gli picchiò la canna del fucile su una spalla.
Fu un attimo: dall'arma partì una scarica di pallettoni, Alessandra era tra le braccia della madre Marilena, che di fronte al bandito armato guardava terrorizzata il marito. La scarica centrò la bambina alla testa e ferì la donna a una spalla. La piccola, colpita a morte, scivolò per terra. I banditi si scambiarono rapidi un paio di battute, poi decisero di andarsene in tutta fretta rinunciando al bottino.
A distanza di trent’anni, la famiglia torna a chiedere giustizia.
Ampio servizio sulla Prealpina di martedì 12 dicembre.
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