DANDY BOSINO
Aromi, Delon e Coldplay
Caldo e intenso, con note di corteccia e dell’Oriente. Oppure leggero, più fresco, dalle fragranze fruttate; una via di mezzo può essere quella dei “muschiati”. L’alchimista può scegliere tra duecento essenze naturali e oltre duemila composti sintetici per creare un mix di successo. È questione di fiuto. Ci vuole naso. Fatto il prodotto, serve poi una buona campagna di lancio. E qui entrano in scena i testimonial: sono in prevalenza attori. Ce n’è uno, semisconosciuto ai ragazzi, che da qualche tempo è ricomparso sulle pubblicità di una fragranza maschile con la sua immagine, tratta dal film La Piscina, che accompagnò il debutto di quell’aroma nel lontano ‘66. Il nome dell’attore è Alain Delon. Come avrete intuito, oggi parliamo di profumi da uomo. Diamo quindi una spruzzata di nozioni giusto per capire come dovrebbe essere guidata una scelta. Con una premessa: non tutti amano profumarsi, c’è chi non li tollera (anche a livello di allergie) e chi legittimamente preferisce un semplice deodorante neutro. Nessuno è obbligato. Un profumo vale l’altro? Se la pensate così, allora anche un paio di scarpe vale l’altro. Ci sono invece alcune regolette che fanno bene a tutti. La prima: due gocce in meno piuttosto che una in più. Meglio deficere che abundare, non devi lasciare la scia, evita di "narcotizzare" chi ti sta intorno. Le stagioni contano: i profumi robusti, caldi, sono preferibili nei mesi freddi; quelli freschi, marini (lo dice la parola), in estate. Quella dei profumi è una comunità variegata: eau de parfum, colonie, eau de toilette. La differenza principale sta nell'intensità e nella durata. Tenetelo presente. Personalità e stile nell’abbigliamento andrebbero messi in preventivo: se sei un conservatore o in generale poco versatile, stai alla larga da fragranze sbarazzine. E adesso sfatiamo una leggenda, facciamo evaporare un mito: il profumo non fa miracoli. Certo, alcune composizioni agiscono sulla percezione e sul cervello delle persone con cui si entra in contatto, ma "per l’uomo che non deve chiedere mai" è uno slogan pubblicitario, non il risultato infallibile, scientificamente provato, soddisfatto o rimborsato, di un prodotto. E adesso torniamo al marketing dei profumi. Pescate a caso dall’elenco degli attori più belli e le probabilità che ne becchiate uno che abbia associato la propria immagine ad un profumo sono davvero alte. Qualche nome: l’antesignano Cary Grant, Johnny Depp, Brad Pitt, Gerard Butler, Jude Law e Matthew Mc Conaughey. Basta o serve altro? Alcune pubblicità hanno fatto la storia e sono entrate nell’Olimpo degli spot da premio Oscar. Uno in particolare, giudicato un capolavoro anche da famosi registi cinematografici, è quello prodotto nel ‘90 che vedeva delle splendide donne affacciarsi dai balconi di un lussuoso palazzo e urlare, in francese, contro un anonimo uomo che le aveva sedotte e abbandonate: «Egoista, egoista». Scena finale: una persiana che si apre e sbuca il braccio dell’uomo in questione che deposita sul davanzale una boccetta di profumo. Magìa dei videoclip. E allora stiamo in tema per la sigla finale: uno dei video più belli degli ultimi due anni è quello di Up&up dei Coldplay, splendida canzone e lui - Chris Martin - sempre molto bravo. Non aggiungiamo altro: è da vedere e ascoltare. Vista e udito. Per l’olfatto, rimandiamo a quanto sopra. Ricordando che sono i profumi a evocare i ricordi più dolci e struggenti. L’hanno scritto e cantato in tanti. Crediamoci.
© Riproduzione Riservata