PESANTI DISAGI
Soppressioni, ritardi e atti vandalici: calvario treni
Mattinata da incubo, tre treni non partono sulla Domo-Milano: pendolari esasperati
Lunedì nerissimo per i pendolari: dalle 6.58 alle 7.40 non è passato neppure un treno a Busto Arsizio. Treni soppressi e in ritardo. In particolare Stefano Marchionna, da Busto, denuncia: «Per il terzo lunedì di fila un treno vandalizato che partiva da Arona è stato soppresso (“il treno 10205 oggi non verrà effettuato perché necessario compiere un intervento di manutenzione in deposito, in seguito ad atto vandalico” la comunicazione di Trenord n.d.r.). In ritardo di mezz’ora anche il treno diretto a Milano Centrale». E pochi treni che sono passati hanno dovuto fare tutte le fermate. Il comitato pendolari di Gallarate in un nota denuncia a sua volta: «Stamane Trenord sta dando il meglio di sé. Tre treni consecutivi - 24521, 10205, 25307 - sono stati soppressi. Inoltre il treno 2521 è a composizione ridotta (4 pezzi e non 5). Dulcis in fundo per sopperire a questi disastri i treni 2413 e 10215 devono effettuare fermate straordinarie, causando ulteriori ritardi. Casualmente il primo giorno lavorativo dopo il festivo queste soppressioni capitano troppo spesso».
LE RICHIESTE
Tuonano contro i vertici di Trenord e chiedono all’assessore regionale Lucente di intervenire anche alla luce della rimodulazione degli indennizzi per i ritardi: «Le scuse accampate da Trenord dimostrano la superficialità con cui la società, a cui la Regione ha rinnovato l’affidamento per 10 anni, svolge il suo compito. Non ci rimane che chiedere conto all’assessore Lucente del perché di questo sfacelo, soprattutto alla luce della decisione di “abbuonare” a Trenord i ritardi portando l’asticella della puntualità da 5 a 15 minuti e cancellando il bonus di migliaia di viaggiatori».
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