LA BATTUTA
Aubameyang: «Vado alla Pro Patria»
Il talentuoso attaccante scherza su Instagram sulla tormentata trattativa fra il Milan, che lo vorrebbe, e Borussia Dortmund per cui gioca
«Vado alla Pro Patria». Non fosse una boutade tra fratelli, venuta fuori nel mezzo di una seguitissima diretta Instagram, non basterebbero le colonne di un giornale per il titolo in prima pagina.
Pierre-Emerick Aubameyang, talentuoso attaccante franco-gabonese in forza al Borussia Dortmund, col quale ha vinto la classifica cannonieri dell’ultima Bundesliga, ha infatti affermato proprio così: «Vado alla Pro Patria». Cioè la società in cui è cresciuto.
La battuta s’inserisce nel tormentato corteggiamento che il Milan da oltre un mese riserva al suo ex atleta per riaverne i servigi: un acquisto che farebbe quadrare le esigenze dell’attacco rossonero, che quest’anno dovrà dimostrare sul campo d’essere all’altezza delle ambizioni della proprietà cinese.
Ma che c’entra la Pro Patria?
Evidente che la battuta di Aubameyang abbia un che d’irriguardoso sia nei confronti del Milan, sia nei confronti della Pro Patria, citata per essere compagine di serie D.
Così, rispondendo in diretta video su Instagram a suo fratello Willy, Aubameyang ha troncato con una battuta le numerose domande e gli inviti a tornare che pure i nottambuli tifosi rossoneri gli facevano, intervenendo nella chiacchierata tra fratelli. Del resto, non più tardi di due giorni fa, lo stesso calciatore aveva bacchettato la dirigenza rossonera che, all’iniziale interesse, non aveva fatto seguire - secondo Aubameyang - una reale, concreta disponibilità a convincere la dirigenza tedesca a cederlo. Ovviamente a suon di milioni di euro («stanno dormendo» aveva fatto sapere sui social).
A questo punto, forse per chiudere il discorso, ecco il riferimento alla serie D. Come dire: se aspettiamo ancora un po’, ammesso che venga via da Dortmund, finisco sì a giocare nella zona (Milanello, cioè Carnago, dista pochi chilometri da Busto Arsizio) ma in serie D.
Dove comunque, tanto per restare sulla boutade, ci sarebbe oggi, nell’alquanto improbabile caso, da battere la concorrenza di Bortoluz, Le Noci e Gucci. Per non dire di Mario Santana, uno che la serie A l’ha praticata per anni a suon di gol e di magie, finendo per vestire anche la maglia della nazionale maggiore argentina per sette volte (una rete).
Mica pizza e fichi, pardòn, aringhe e crauti.
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