AL MAGA
Beat Painting con Kerouak
Jack Kerouac non è stato solo uno scrittore, autore di «On the road», il suo romanzo autobiografico pubblicato nel 1957 e divenuto manifesto della Beat Generation , di cui fu tra i padri fondatori. È stato anche un pittore. Su questo aspetto abbastanza inedito - almeno per l’Italia - fa luce la nuova mostra al Museo Maga di Gallarate, che dà così un suo contributo originale ai cinquant’anni del 1968 che ricorrono a breve.
L’attività di Kerouac si colloca prima dal punto di vista temporale. Verso la fine degli anni Quaranta alla Columbia University di New York Kerouac incontra Allen Ginsberg e William Burroughs e insieme (anche con Lucien Carr, Gregory Corso, Neal Cassady, Gary Snyder, Lawrence Ferlinghetti e Norman Mailer) gettano i semi di una liberazione culturale e sessuale che sarebbe sbocciata nei giovani degli anni Sessanta cresciuti anche con «On the road», storia di un viaggio sulla Route 66 da una costa all’altra degli Stati Uniti e metafora del diventare grandi. Rigettando gli ideali tecnologici del dopoguerra, i Beat difesero un’etica nuova che poi sarebbe sfociata nel movimento Hippie, nell’opposizione alla guerra del Vietnam e nella tre giorni di «Peace and love» a Woodstok nel 1969. Intanto nelle Università italiane si faceva il 1968.
Ora, tutto questo è fondamentale per capire Keroauc, ma la mostra al Maga nasce per mostrare l’identità totale che l’autore seppe condensare nelle sue opere pittoriche, tra vita, produzione letteraria, musica, canto, poesia e cinema. Curata da Sandrina Bandera e Emma Zanella, presidente e direttore del museo, e da Alessandro Castiglioni, «Kerouac. Beat Painting» presenta 80 tra dipinti e disegni, molti dei quali sono esposti per la prima volta in Italia, dopo pochi selezionati musei come il Whitney di New York, il Centre Pompidou di Parigi e lo Zkm di Karlsruhe. Le opere erano rimaste per decenni a Lowell (Massachusetts), città natale dello scrittore, all’interno del lascito testamentario gestito dal cognato John Sampas, che le ha poi cedute a collezionisti privati facenti capo al centro culturale Rivellino Ldv di Locarno, che collabora con il Maga per questa mostra.
In particolare viene analizzato il labirintico processo creativo dell’autore e le sue relazioni con la tradizione della cultura visiva americana, con gli altri autori del movimento Beat, da Allen Ginsberg a William Borroughs, e con i maestri della pittura informale e della Scuola di New York che Kerouac iniziò a frequentare negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Il percorso si articola in differenti nuclei in grado di sviluppare riflessioni che intrecciano la vita e la poetica di Kerouac, dai ritratti di personaggi famosi come Joan Crawford, Truman Capote, Dody Muller o il Cardinal Montini, ai riferimenti alla cultura Beat, da Robert Frank a William S. Burroughs.
La mostra approfondisce inoltre le relazioni tra Kerouac e l’Italia, attraverso una selezione di fotografie scattate da Robert Frank e da Ettore Sottsass a Fernanda Pivano (moglie di Sottsass), ad Allen Ginsberg e allo stesso Kerouac. Ed è arricchita da un progetto inedito di Peter Greenaway, un bozzetto dedicato a «On the road».
In una speciale sezione video sono proiettati l’intervista di Fernanda Pivano a Jack Kerouac e «Pull My Daisy» (1964), il cortometraggio sceneggiato da Kerouac, diretto da Robert Frank e Alfred Leslie, e recitato da alcuni protagonisti della Beat Generation come Allen Ginsberg e Gregory Corso.
Nell’ottobre del 1956 a Mexico City, Jack Kerouac scrisse: «Dipingo solo belle cose. Uso vernici da pareti e colla, uso il pennello e le punte delle dita. In pochi anni potrei diventare un pittore di primo piano. Se lo voglio. E quando potrò vendere i mie dipinti potrò comperarmi un pianoforte e comporre musica. Perché la vita è una noia».
«Kerouac. Beat painting» - Gallarate, Museo Maga, via De Magri 1, inaugurazione sabato 2 dicembre alle ore 18.30, dal 3 dicembre fino al 22 aprile 2018 da martedì a venerdì ore 9.30-12.30 e 14.30-18.30, sabato e domenica 11-19, lunedì o altri orari su prenotazione allo 0331.706091, 7/5 euro.
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