IL FURTO
Cassetta forzata, sparite le offerte del presepe di Besozzo
L’amarezza del creatore dell’opera realizzata utilizzando 150mila lucine colorate: «Il responsabile si metta una mano sulla coscienza»
Amareggiato. Scoraggiato. Deluso. Massimiliano Raccagni ha appena finito di sistemare il tendone, strappato dal vento sopra una parte del grandioso presepe da lui creato utilizzando 150.000 lucine colorate. Ha dedicato cura, poi, alla cassetta contenente le offerte, posta all’ingresso del tunnel che conduce verso la casa di Babbo Natale. Ma la cassetta è stata scassinata da ignoti.
L’AMARO IN BOCCA
Tanto lavoro per continuare a vedere la gioia e la meraviglia negli occhi dei bambini. Ieri, sabato 21 dicembre, alle 17.30, è avvenuto nuovamente questo “miracolo”. Non poteva mancare, infatti, l’accensione delle lucine in via San Francesco nei pressi della chiesa. È da 15 anni che questo avviene, grazie sempre e solo a lui. Ma c’era l’amaro in bocca: Raccagni si era assentato quattro giorni per lavoro e qualcuno ha osato profanare questo “tempio” all’insegna della luce.
LA SOLIDARIETA’ E LO SFOGO
È scattata la solidarietà quando lui ha dato la comunicazione su Facebook: «Penso che chiunque abbia compiuto questo gesto dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e pensare a tutto ciò che sta dietro a questo lavoro. Fate passare la voglia di fare tutti questi sacrifici e tutto questo lavoro - ha dichiarato - Mi auguro almeno che la persona che ha compiuto questo gesto ne avesse davvero bisogno». L’invito a non demordere è giunto da molte persone, grate della meraviglia che lui offre loro dall’8 dicembre fino al 6 gennaio. Gli incoraggiamenti sono andati subito a buon fine. Non si può abbandonare una simile creazione, realizzata su mille metri quadrati di terreno, che diventa magica dalle 17.30 alle 23.30 quando, assieme alle lucine, prendono il via i canti di Natale. Dapprima è stata studiata nella mente (ogni anno è presentata in modo diverso), poi ci vogliono tre mesi per la sua realizzazione.
GLI OCCHI DEI BAMBINI
Il premio? Godere dell’innocenza dei bambini con i loro occhi luminosi, vederli correre entrando nel tunnel che conduce alla casa di Babbo Natale, dopo aver incontrato renne ed elfi. E poi un grande prato, regno di cerbiatti, un laghetto con tanti piccoli animali, e un angolo dedicato a mamma orsa con i suoi piccoli. E infine la Natività, arricchita con tante casette in pietra acquistate in val Brembana. C’è perfino un campanile che ricorda quello di Cardana. E non è finita: Massimiliano, dopo aver aperto la cassetta delle letterine, si preoccupa perché ai bambini bisogna dare una risposta. E Babbo Natale diventa lui che predispone per ognuno una risposta, consegnata a domicilio, prima del 25. L’ingresso è libero.
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