CUCINA
La carbonara «eretica»

È la ricetta di pasta più cucinata al mondo, ma anche quella più bistrattata - anche dagli italiani, ammettiamolo - tanto che è stato istituito un giorno tutto per lei, il Carbonara Day che si è celebrato sabato 6 aprile. Pancetta o guanciale? Uovo crudo o cotto? Parmigiano o pecorino? Queste le amletiche domande che ci affiorano davanti ai fornelli.
Una carbonara senza dubbio «eretica» è quella proposta dallo chef due stelle Michelin Marco Sacco. La sua, la più famosa, è la Carbonara au Koque. «Lasciate perdere la versione da manuale - dice Sacco - . La tradizione è un punto fermo, da cui si parte per innovare, incuriosire, giocare e per far divertire». Una carbonara tutta ossolana. E infatti agli spaghetti ecco i piemontesi Tajarin all’uovo e al posto del guanciale l’altrettanto locale prosciutto della Val Vigezzo. Ma quello che più si discosta dalla tradizione è la speciale salsa a base di tuorlo d’uovo, Grana e gin (il Major Gin del lago Maggiore) versata direttamente al tavolo. Dopo tutto ciò, poteva essere una presentazione classica? Assolutamente no. Il commensale si vede recapitato un kit creato ad hoc con una cialda al latte da spezzettare nel piatto, pronta a regalare più cremosità, e pepe a volontà. E buon appetito!
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