L’INTERVISTA
Carlotta Grimoldi: gioco su tre fronti
La 23enne di Caronno Pertusella è attrice, modella e blogger. Da TikTok, al GialappaShow fino al grande schermo, diretta da Giovanni Veronesi
«A ogni casting mi sono sempre presentata preparata al meglio, da quando ho girato Romeo è Giulietta, ancora di più». Carlotta Grimoldi, 23 anni, di Caronno Pertusella, fresca del successo ottenuto al GialappaShow su Tv8, in questi giorni è impegnata su un altro set ma non dimentica la sua prima volta sul grande schermo.
Perché il film di Giovanni Veronesi l’ha colpita in questo modo?
«Intanto perché essere diretta da un regista come lui e figurare in un cast così importante, da Pilar Fogliati a Margherita Buy, da Geppi Cucciari a Asia Argento, non è cosa di tutti i giorni e poi per la parte. Interpretavo un’attrice che si presenta alle audizioni per scegliere chi sarà Giulietta in uno spettacolo teatrale e trova il regista che la tratta malissimo. Insultandola e umiliandola al punto che Sergio Castellitto, gentilissimo, finita la scena, si è sentito in dovere di scusarsi dicendo che aveva semplicemente rispettato il copione».
Debutto di fuoco. Nel secondo film le hanno offerto un personaggio al riparo da queste sorprese?
«Diciamo di sì, anche se, con le riprese ancora in corso, in un posto incantevole come Sorrento, più di tanto non posso rivelare. Se non che si intitola Dettami che scrivo, ed è diretto da Massimo Paolucci. Protagonista è Enzo Salvi, simpaticissimo, fa morir dal ridere anche durante le pause. Il problema è che, quando parte il ciak e c’è lui, riuscire a stare seri risulta difficile».
Giovanissima, da qualche anno è influencer con un buon seguito, poi modella e attrice con riscontri significativi. Ha già deciso cosa farà da grande?
«L’attrice, anche se al momento mi piace giocare su tre campi. Proprio per gioco in realtà sono diventata blogger. Influencer mi hanno chiamata gli altri. Mi piaceva raccontare la mia giornata, non tenere tutte le cose per me, condividerle. Ho iniziato a 17 anni e credo che il numero dei follower sia cresciuto perché si intuisce l’autenticità di ciò che dico e faccio. La moda mi regala soddisfazioni ma sono la prima a comprendere che non può durare per sempre. Essere attrice è la dimensione che preferisco, mi auguro possa rappresentare il mio futuro. Quando l’ho capito, ho deciso di investirci, andando due anni a Roma per studiare recitazione».
Quando è nata questa passione?
«Sono sincera, sin da bambina quando i parenti mi riprendevano con la videocamera, mi sentivo gratificata. Se mi piace mettermi in mostra? Posta così la questione, si può dare un’idea sbagliata ma certo mi piace più che nascondermi».
In effetti la sua presenza al GialappaShow non è passata inosservata. Come si è trovata?
«A mio agio. Ho avuto solo un attimo di esitazione quando mi è stata proposta una presenza a tutte le puntate ma senza battute. Mi ha fatto piacere che me l’abbiano chiesto ma ho preferito non stare per forza in studio bensì girare, con diritto di parola, lo sketch al ristorante sulla ricerca dell’anima gemella».
Se per incanto potesse prendere il posto di un’attrice in un film del passato, quale sceglierebbe?
«Nessun dubbio, che Michelle Pfeiffer mi perdoni, ma vorrei tanto averle soffiato la parte in Scarface recitando a fianco di Al Pacino diretta da Brian De Palma. Ho esagerato, lo so, ma se bisogna sognare, meglio farlo in grande».
Lei è di Caronno Pertusella, si sente più milanese o varesina?
«Milano rappresenta lo sbocco naturale per studio e lavoro, Varese una bella città specie per il centro. Tendenzialmente sto bene ovunque ma mi sento sempre di Caronno Pertusella e del mondo».
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