NUOVE DIMORE
Casa dolce casa. Sull’albero

È il sogno di ogni bambino, ma sono davvero pochi quelli che ne hanno posseduta una.
La casetta sull’albero rappresenta per i piccoli la libertà, l’indipendenza e la creatività. E proprio da questo desiderio infantile, molti adulti hanno realizzato il loro sogno appeso ai rami.
Non quel piccolo rifugio di bimbo, ma una vera casa - in miniatura - con tutti i comfort per ospitare gli amici e per vivere tutto l’anno tra le fronde degli alberi.
Se volete dare al bambino che c’è in voi un motivo valido per dare il via ai lavori in giardino, è presto fatto.
Ricerche scientifiche giapponesi hanno dimostrato che trascorrere anche solo un breve fine settimana tra le chiome di un albero aiuta a regolarizzare il battito cardiaco, riduce i livelli di colesterolo - che provoca lo stress - e migliora la risposta immunitaria dell’organismo.
Solo questo basterebbe per far partire la mente e guardare con occhio diverso quella quercia o quel faggio che si ha davanti a casa.
Tra i primissimi estimatori delle case sugli alberi gli storici hanno individuato l’imperatore Caligola che sembra se ne sia fatta costruire una all’interno della quale allestire dei lussuosi banchetti e stupire così gli ospiti che, allungando una mano, potevano accarezzare le fronde degli alberi.
Nella remota Papua Indonesiana poi esiste un popolo di cacciatori, i Korowai, che vivono sospesi sui rami della foresta anche per una questione di sicurezza.
Oggi però, vivere sospesi è diventata un’idea alternativa per stare a contatto con la natura. Le case sull’albero sono diventate così una moda che all’estero ha già contagiato privati e catene alberghiere che hanno fatto della vita immersi nella natura un business non indifferente.
In Italia invece la tendenza sta prendendo piede complice Peter Nelson e il suo team che con la trasmissione televisiva «La mia nuova casa sull’albero» in onda su Sky ci fanno sognare.
Il più famoso costruttore arboreo americano infatti viene chiamato da coppie o famiglie che desiderano un ambiente unico e confortevole outdoor.
Subito al lavoro Nelson e la sua squadra progettano e realizzano delle strutture uniche e incredibili che soddisfano i sogni dei committenti. Senza aspettare l’arrivo del «treehouse master» nella nostra provincia, a Fagnano Olona, c’è Davide Torregiani titolare di Sull’Albero un’azienda che realizza con legni autoctoni dalla progettazione alla realizzazione finale dimore sull’albero in tutta Italia che ha già all’attivo molte costruzioni in Italia, Svizzera e a Ibiza.
Ma da che parte iniziare a realizzare una casetta con tutti i comfort? Sicuramente non è un lavoro che si può realizzare fai da te, bisogna affidarsi a del personale qualificato sia per il design della struttura che per la sicurezza.
Prima cosa far controllare da un arboricoltore lo stato di salute del fusto - non deve essere né troppo maturo, ma nemmeno troppo giovane -, gli alberi migliori a cui appoggiarsi sono quercia, pero, melo, frassino, tiglio, abete, faggio, castagno, noce, sconsigliati betulla, olmo e sicomoro.
All’interno di tronco e rami verranno poi piantati perni, bulloni, chiodi e viti, ma non preoccupatevi, se il lavoro è eseguito da esperti, l’albero non soffrirà, anzi, continuerà a crescere forte e robusto.
Posizionata la struttura portante e la piattaforma, c’è solo l’imbarazzo della scelta su come proseguire i lavori partendo da come accedere al piano se con una scala chiocciola, una rampa o un ponticello, e poi via con bagni, letti e cucina (con gli elettrodomestici adatti per sfornare pranzi e cenette deliziosi).
Ma non finisce qui. La casetta può essere dotata di apparecchiature elettroniche di ultima generazione, vasca idromassaggio, doccia e velux che si possono aprire per ammirare, magari direttamente dal letto, la volta stellata incorniciata dai rami. E il sogno diventa realtà.
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