AVVENTURE ESTREME
Da Busto alla Finlandia: «Le mie notti tra i ghiacci»
Bolognini: «È stata davvero dura, ma che fascino. Non ho mai avuto paura, tante volte mi sono fermato ad ascoltare il silenzio»

Nelle terre estreme: si è conclusa con successo la spedizione artica del noto esploratore, ed esperto di tecniche di sopravvivenza, bustese Michael Bolognini. Tra la fine di febbraio e primi giorni di marzo, in Finlandia, al confine con la Russia, per sette giorni e sei notti, ha sfidato le condizioni più avverse dell’inverno, mettendo a dura prova la sua resistenza in un ambiente ostile. Bolognini ha condotto uno studio per valutare la possibilità di creare esperienze accessibili a tutti gli appassionati di avventura, con l’obiettivo di rendere l’esplorazione artica un’opportunità per un pubblico più ampio: in sostanza lo scopo era di valutare la possibilità di organizzare percorsi turistici estremi per gli amanti della natura.
UNA BELLEZZA SPIETATA
L’esploratore del Varesotto ha dormito in rifugi di fortuna, scavati nella neve o costruiti direttamente con essa, affrontando temperature percepite ben al di sotto dei -20 gradi centigradi. Non sono mancati venti artici fortissimi e nevicate incessanti che lo hanno messo a dura prova. In diverse occasioni, il suo equipaggiamento ha ceduto al gelo: il sacco a pelo e gli scarponi si sono congelati, diventando rigidi come legno. Bolognini ha parlato di «un’esperienza faticosa, ma estremamente affascinante». «L’Artico è un mondo di una bellezza silenziosa e spietata - ha commentato -. Il bianco e il grigio dominano l’orizzonte, e il silenzio è assordante. La fatica è stata immensa, così come la perdita di peso, ma ogni passo è valso la pena. Ho imparato che vale la pena vivere due passi oltre le proprie paure». Per far fronte alla forza della natura ha percorso circa 40 chilometri a piedi, portandosi tutto dietro con una slitta a traino. Ha superato tutti i suoi limiti in appena sette giorni, uscendone indenne. «Non ho mai avuto paura - continua - ma anzi tante volte mi sono fermato ad ascoltare il silenzio. Va detto però che nelle ultime due notti, quando ero anche un po’ stanco e iniziavo a sentire la fatica, ha fatto davvero molto freddo. È in quell’occasione che mi si sono ghiacciati scarponi e sacco e pelo».
IL MONDO DEL CINEMA
Ben 17 aziende leader nel settore, sia italiane che internazionali, gli hanno fornito attrezzature e supporto tecnico, e si registra pure una prestigiosa collaborazione con un’azienda del mondo degli effetti speciali per il cinema. Già nell’inverno del 2023, l’esploratore aveva passato una nottata da solo nelle freddissime montagne di Livigno, anche più gelide della Finlandia, proprio per testare il suo grado di resistenza in condizioni estreme. Durante l’anno, in ottobre, è in programma una nuova esplorazione con lo stesso scopo di quella finlandese, ma stavolta si terrà nel deserto della Namibia.
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