Banca Mondiale
Dalla Banca Mondiale 2,5 miliardi usd per istruzione femminile
Andranno a ""Let Girls Learn", progetto della first lady Obama
New York, 13 apr. (askanews) - Nei prossimi cinque anni la Banca
Mondiale investirà 2,5 miliardi di dollari in progetti dedicati
all'istruzione di ragazze adolescenti dei Paesi in via di
sviluppo. L'obiettivo è dare sostegno all'iniziativa "Let Girls
Learn" lanciata nel 2015 dalla first lady americana Michelle
Obama, che ha lo scopo di assicurare l'accesso all'istruzione ai
62 milioni di ragazze nel mondo che ancora non l'hanno.
Per questo la signora Obama, al fianco del presidente
dell'istituto di Washington Jim Yong Kim, si è presentata al
quartiere generale della Banca Mondiale per dare l'annuncio. Uno
studio della World Bank ha calcolato che per ogni anno a scuola,
una bambina nel mondo in via di sviluppo aumenta i suoi redditi
del 18% nell'arco di una vita con un impatto notevole sulla
crescita economica.
"E' il vostro turno per fare quello che potete per educare ogni bambina su questo pianeta", ha dichiarato Obama, che allo stesso tempo dal suo account Twitter @FLOTUS (abbreviazione che sta per 'First Lady of the United States') scriveva "Spero che possiate fare parte di questo movimento perché molte ragazze contano su di voi".
La moglie del presidente americano Barack Obama considera "Let Girls Learn" una priorità non solo per il tempo rimanente alla Casa Bianca ma anche dopo la fine del mandato del marito. In un'intervista al Financial Times dello scorso anno, in cui era stata inserita nella lista delle donne scelte dal quotidiano finanziario per rappresentare il 2015, la signora Obama aveva dichiarato: "Ognuna di queste ragazze ha qualcosa di straordinario in sé. Io vedo me stessa in queste ragazze, vedo le mie figlie, e non posso abbandonarle. Quindi per me è una questione personale".
Il denaro della Banca Mondiale sarà destinato principalmente a progetti in Africa e Asia meridionale e finanzierà di tutto, dalle borse di studio alla costruzione di servizi igienici separati per le ragazze nelle scuole. Dal canto suo la first lady spera di attrarre altri finanziamenti dal settore sia pubblico sia privato.
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