ALLA BRUNELLA
Difende l’amica: picchiata
La ragazza ha riportato la frattura della mandibola ed è stata ricoverata. Caccia all’aggressore
Quando ha udito i pesanti apprezzamenti rivolti a una sua amica, è subito intervenuta per difenderla. Ma è stata raggiunta da due violenti pugni al volto, che l’hanno prima fatta sbattere contro un muro e poi stramazzare al suolo priva di sensi. Il violento episodio è avvenuto nella notte fra venerdì e sabato nei pressi della chiesa parrocchiale della Brunella.
Vittima una giovane di 24 anni, poi ricoverata all’ospedale di Circolo. Il suo aggressore, in base ai primi riscontri, non sarebbe stato ancora rintracciato.
Stando alla ricostruzione iniziale, tutto è avvenuto quando le due amiche hanno incrociato un altro gruppetto di persone, forse un po’ su di giri al termine della serata in compagnia. Uno di questi avrebbe rivolto parole molto volgari all’indirizzo di una delle due giovani, innescando la reazione dell’amica che si trovava con lei in quel momento. Ne è nato un acceso diverbio e dalle parole si è rapidamente passati ai fatti, con la situazione subito degenerata. La ventiquattrenne sarebbe stata quindi presa a pugni: uno di questi, particolarmente violento, le avrebbe fatto battere la testa contro un muro, per poi cadere a terra.
Subito è partita la richiesta di aiuto e sul posto è arrivata un’ambulanza della Croce rossa di Varese: alla giovane sono state prestate le prime cure e poi, caricata sull’autolettiga, è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo. Qui, al termine degli accertamenti, le è stata riscontrata la frattura della mandibola: è stata poi ricoverata, con prognosi di trenta giorni.
E proprio la prognosi, superiore ai venti giorni, ha fatto scattare d’ufficio gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Sul posto, l’altra notte, erano intervenuti i poliziotti della Squadra Volante della Questura, che hanno immediatamente avviato le indagini per risalire all’identità dell’aggressore: sempre stando alle prime informazioni, si sarebbe infatti dileguato subito dopo il fatto.
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