CUCINA
Dopo le insalate Bez reinterpreta le zuppe
Ha trasformato le tristi insalate in qualcosa di unico tenendo una base di foglie verdi e aggiungendoci di volta in volta degli ingredienti ricchi come la frutta secca o fresca, le proteine (anche con il sushi) e le spezie, rendendole così anche, a detta del Daily Mail, sexy. Lui è David Bez, 43enne milanese di nascita, trapiantato a Londra da 10 anni con la compagna Vera e il figlio, che dopo «Salad love» torna sugli scaffali delle librerie con «Zuppe&Co» (Il Castello editore, 16 euro) e un avviso: «Se cercate minestroni e passate di verdure qui non li troverete». L’ultima fatica è un volume dedicato al comfort food per eccellenza della stagione fredda. Di minestrine con il brodo di dado e cremine fatte al volo con il minipimer ovviamente non c’è traccia, così come sono abolite le cotture lente, i grandi pentoloni ribollenti e il numero di ingredienti pressoché infinito: le ricette proposte sono tutte belle e leggere, e persino facili e veloci da preparare. Le sue ciotole, ispirate alle «Buddha Bowls» orientali, comprendono un 20% di base che può variare dai noodles alla quinoa fino a verdure sostanziose come la zucca, un 50% di verdure cotte o crude, un 25% di proteine come pollo, uovo, formaggio, tofu o legumi e un 5% di decorazioni ed erbe. Il tutto appoggiato su un letto di brodo, di carne o vegetale, o di crema, anche preparata a crudo. Delle 150 ricette proposte nel libro alcune sono vegetariane, altre pescetariane, vegane o crudiste, tutte mischiano consistenze diverse, dal vellutato al croccante. Bez ha fatto un lavoro di ricerca intorno alle tradizioni delle varie cucine del mondo che lo ha portato a un nuovo modo di proporre la zuppa: non più cibo triste, ma piatto gourmet. Qualche proposta? Cavolo nero, avocado, cavolfiore e zucca, oppure melanzana, cipolla, curcuma e crema di lenticchie rosse, ma anche uovo, piselli, pastinaca e cocco. Non è però necessario seguire ogni ricetta alla lettera: «La mia idea - spiega Bez - è di fornire al lettore uno schema da personalizzare, non importa se non hai la pastinaca, basta che apri il frigo e provi a combinare a piacere i vari ingredienti, seguendo delle semplici regole base». E il brodo? Non è lungo da preparare? «Io lo faccio usando gli scarti delle verdure, ma nessuno vieta di comprarlo già pronto» o di provare una variante a base di alghe e miso o una base di verdure crude o frullate. E i bambini? Non arricceranno il naso di fronte a zuppe «da grandi»? «Con lo spiralizzatore - rivela l’autore - carote e zucchine si trasformano in spaghetti colorati».
© Riproduzione Riservata