SOS PROFUGHI
Filmateli. Noi li segnaleremo
Il sindaco: mandateci video e foto. Che daremo alle autorità competenti
Il bubbone è scoppiato. Da giorni, settimane, qualcuno dice mesi, l’emergenza profughi era al limite del collasso. In via Ranchet è accaduto quello che in tanti (purtroppo) si attendevano. Bande rivali si sono fronteggiate e, solo per miracolo, le conseguenze non sono state gravi per le persone. Che fare? Spesso le autorità competenti hanno le mani legate. Non possono agire, si sentono impotenti pur volendo intervenire a tutelare prima di tutto i cittadini. Ecco perché al sindaco Andrea Cassani è venuta un’idea. L’ha lanciata il giorno stesso della rivolta, durante le concitate fasi dello scontro dietro la cancellata di quella palazzina di Madonna in Campagna. Ora la riprende e la spiega. convinto che sia una valida arma per frenare un’emergenza che non sembra mai finire.
«I cittadini mi hanno raccontato di aver visto profughi che orinano sui muri, che fanno casino, che si ubriacano, che hanno comportamenti non consoni al decoro urbano. Non devono fare altro che segnalarcelo tramite video o fotografie. Noi provvederemo a interessare le autorità competenti». In questi casi, forse, non c’è denuncia. Ma se dovessero verificarsi episodi di violenza - come risse o litigi - ci potrebbero essere gli estremi per misure più stringenti. Non un semplice rimprovero, ma la segnalazione che potrebbe portare all’espulsione. Non solo. «Alcuni cittadini mi hanno fatto presente di avere visto in giro i profughi di notte per le strade di Gallarate. Ciò non dovrebbe essere possibile perché queste persone hanno un orario di rientro. Se dovessero trasgredire agli obblighi, rischiano di uscire dal programma di accoglienza». Quindi potrebbero essere espulsi. «Collaboriamo tutti insieme per una città che sia sempre più nostra», annuncia il sindaco, «altrimenti rischiamo nuovi episodi come quello dell’altro giorno in via Ranchet».
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