L’EVENTO
Fo e Rame: festival e... teatro
Presentata la rassegna culturale promossa da Teatro Giorni Dispari in collaborazione con la Provincia di Varese e i Comuni di Luino e Sangiano
S’intitola Festival dei Mezaràt e il riferimento al romanzo di formazione scritto da Dario Fo con allusione a mezaràt - i pipistrelli, creature della notte come i soffiatori di vetro, i pescatori e i contrabbandieri che popolavano Porto Valtravaglia (ma non solo) - porta in dote al sistema culturale provinciale una serie di novità importanti per il sistema culturale della provincia di Varese.
È stato presentato stamane, martedì 9 aprile, a Villa Recalcati, alla presenza del presidente Marco Magrini, dei sindaci di Luino, Enrico Bianchi, di Sangiano, Matteo Marchesi e del direttore della Fondazione Comi di Luino, Fausto Turci, di Mattea Fo, nipote di Dario e figlia di Jacopo, il festival è stato ideato da Serena Nardi, regista e attrice teatrale e realizzato con Teatro Giorni Dispari, cui si deve l’Estense Varese Festival Menotti.
La prima novità riguarda Luino, dove l’11 maggio, alle 21, Mario Pirovano porterà in scena Mistero Buffo: l’appuntamento sarà al Teatro Sociale che - ha annunciato il sindaco Bianchi - a breve diventerà proprietà del Comune di Luino e sarà intitolato proprio a Dario Fo e a Franca Rame.
Sulla stesso linea il Comune di Sangiano che intitolerà ai coniugi Fo la piazza principale del paese.
La seconda novità, in realtà è una conferma di voci di corridoio: l’Estense Festival Menotti è stato escluso dal recente bando di partenariato del Comune di Varese. Tradotto: niente fondi, al massimo si potrà contare sul patrocinio per poter offrire ai melomani la Turandot in riva alla fontana il prossimo 23 agosto e il Salone Estense per mettere in scena L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi eseguita dagli allievi del Liceo Musicale Manzoni di Varese.
La terza novità è che la Provincia di Varese sarà ente capofila del Festival dedicato al sangianese Premio Nobel per la letteratura: «Un atto dovuto ma anche l’ennesimo passo per promuovere cultura e territorio insieme, al di là degli schieramenti politici che governano il territorio» ha spiegato Magrini.
«Perché solo facendo rete tra noi - hanno aggiunto Bianchi e Marchesi - possiamo pensare di offrire programmi culturali di qualità, diventando appetibili agli sponsor privati, perché i Comuni, da soli, più di tanto non possono fare».
L’ultima novità è un auspicio che potrebbe diventare realtà il prossimo settembre, ospitando a Villa Recalcati una mostra dei dipinti di Dario Fo: la proposta è stata avanzata dallo stesso Magrini a Mattea Rame, presidente della Fondazione Fo-Rame, che l’ha accolta con entusiasmo: se son rose...
Quanto al resto del programma del Festival dei Mezaràt, s’inizierà il 10 maggio, a Villa Recalcati, con la presentazione del libro Al principio ci fu Pio Rame, opera di Laura Fusaro edita da Macchione che vedrà relatore il nostro Diego Pisati.
Si proseguirà il giorno dopo con Mistero Buffo a Luino, venerdì 17 maggio al Teatro Domus Pacis di Sangiano, alle 21, con Francesco Parnisari che alternerà canzoni di Fo e Enzo Jannacci con intermezzi narrativi, sabato 18 maggio con un tour lungo le vie di Sangiano che seguirà le targhe affisse dall’Amministrazione comunale, ripercorrendo brani del Paese dei Mezaràt, sabato 25 maggio, alle 11, con l’intitolazione della piazza principale di Sangiano a Dario Fo e Franca Rame e con l’affissione del murale realizzato dal Centro anziani di Leggiuno e donato al Comune, alla presenza di Jacopo Fo e di Mattea Fo e - alle 21 - lo spettacolo teatrale di e con Jacopo Fo, Com’è essere figlio di Franca Rame e Dario Fo al Teatro Sociale di Luino.
«Tutti gli spettacoli del Festival, che è inserito a tutti gli effetti nell’Estense Festival Menotti - ha chiosato Serena Nardi, che ha tenuto a ringraziare Pino Terziroli per l’aiuto offerto all’iniziativa e a ricordare «il prezioso collaboratore e amico Franco Piana, scomparso ieri» - saranno a ingresso gratuito grazie anche al sostegno della Fondazione Comi e dell’Ascom di Luino».
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