IL PROBLEMA
Forcora, lo sci resta a secco
Gara deserta per la gestione dell’impianto. Il sindaco: «Troveremo altre soluzioni»
Il bando per la gestione dell’impianto di risalita dell’unica pista sciistica in provincia di Varese, quello della Forcora, nel territorio comunale di Maccagno con Pino e Veddasca, scadeva lo scorso 2 ottobre. Corsa alle candidature?
No, la gara è andata deserta. Nessuno si è fatto avanti.
Una doccia fredda sulle aspettative di rilancio dell’impianto. Ora il Comune è chiamato a cercare nuove strade per portare avanti il progetto.
«L’obiettivo - spiega il sindaco Fabio Passera che tanto si è dato da fare per questo impianto e che ha parlato di rilancio di questa area ancor prima del voto sulla fusione dei comuni - è quello di arrivare al traguardo in contemporanea all’apertura del ristorante, per poter dare un servizio completo all’utenza di un’area che da troppo tempo aspetta di essere valorizzata come merita. Dopodiché, il sogno di mettere insieme gli oltre tre chilometri di costa balneabile e l’unico impianto di risalita della provincia di Varese, sarà finalmente realtà. Un altro frutto della fusione dei Comuni, saremo finalmente in grado di offrire un’offerta turistica lunga dodici mesi».
Ma la strada è in salita dopo l’esito del bando. Almeno pr ciò che riguarda lo sci. Diverso è infatti l’epilogo della gara - separata - per l’assegnazione del punto ristoro sempre alla Forcora.
«È stato assegnato a Simone Riva Berni - annuncia il sindaco -, residente in paese e conosciuto ristoratore, il contratto di affitto di attività di somministrazione di alimenti e bevande dell’immobile “Bar Ristorante Forcora”. Un contratto di sei anni con la possibilità per il Comune di rinnovare per un pari periodo, al canone annuo di affitto di 14.400 euro più Iva. Ma non è stato solo l’importo d’affitto il criterio di assegnazione».
«La commissione esaminatrice - precisa Passera - ha preso visione dei progetti relativi a interventi di miglioramento destinati ad aumentare l’attrattività del luogo, e alle iniziative volte a migliorarne la fruizione per l’intero anno solare. Ora, come specificato nel bando, prima di iniziare l’attività di somministrazione i locali saranno sottoposti a lavori di messa in sicurezza dell’intera impiantistica, per un progetto, redatto dall’ingegnere Maurizio Paganini di Luino, dell’importo di 113.000 euro, lavori aggiudicati all’impresa Micheli di Besozzo. Sono opere importanti che si rendono necessarie anche per il pessimo stato di conservazione con il quale l’immobile è stato restituito al Comune, al termine di una convenzione stipulata con l’allora Comune di Veddasca».
Gli interventi dovrebbero prendere il via già la prossima settimana: sessanta giorni di tempo per completarli. L’auspicio è quello di aprire per le feste natalizie.
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