CONGRESSO CITTADINO
Forza Italia sceglie Calogero Ceraldi, Gallarate ha il nuovo segretario
Dopo un acceso confronto con lo “sfidante” Mucci, gli iscritti hanno affidato l’incarico al capogruppo in Consiglio comunale

È Calogero Ceraldi il nuovo segretario cittadino di Forza Italia. Questa mattina, domenica 30 marzo, c’è stato il tanto atteso congresso cittadino degli azzurri che ha richiamato alle ex scuderie Martignoni volti noti (e meno noti) del partito fondato da Berlusconi. Due i nomi tra cui i 440 iscritti hanno scelto: quello del commissario uscente Nicola Mucci e quello del capogruppo in Consiglio comunale, Calogero Ceraldi.
CONFRONTO ACCESO
Ad animare la mattina, come prevedibile, è stato il confronto - avvenuto a suon di interventi - tra Mucci e Ceraldi e tra alcuni esponenti delle due “correnti” che lo sostengono. Il commissario uscente infatti non ha lesinato frecciatine, anzi delle vere e proprie bordate nei confronti dell’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Cassani (che nel suo messaggio di saluto non ha usato parole dolci per descrivere il rapporto con la segreteria degli azzurri). «Abbiamo dato il via alla stagione congressuale ma - sottolinea Mucci - c’è una situazione organizzativa che non possiamo tralasciare, non possiamo non sapere quanti e quali siano gli iscritti». Il commissario uscente parte alla fonda puntando l’attenzione sul territorio («C’è una serie di difficoltà di crescita, qualcuno ricorda quando è stata aperta l’ultima grossa impresa a Gallarate? Avrei voluto chiederlo al sindaco Cassani»), sul bilancio («La nostra città da 10 anni non cresce più, anzi, ci sono segni di arretramento economico») e il Piano di governo del territorio scaduto da anni («In questo modo non siamo in grado di intercettare le risorse di chi vuole investire in città»). Critico anche per la gestione dei servizi sociali («Siamo stati in grado di tagliare l’unico servizio X, il Cdd (Centro diurno disabili, ndr)»), delle opere pubbliche («Devono essere inserite in una programmazione che tardo a vedere») dell’ospedale («Gallarate non può restare senza l’ospedale di comunità e le 13.000 persone che hanno firmato la petizione sono stati di rubricati a una cosa marginale») e alla sicurezza («Non possiamo permetterci un comando così sotto organico»).
Dichiarazioni forti, tanto che Gallera ha voluto precisare la volontà di Forza Italia di «continuare a governare a Gallarate all’interno di un perimetro chiaro e preciso, quello del centro destra». Dei microfoni dell’ex scuderie Martignoni è il vicesindaco Rocco Longobardi a replicare a Mucci. «L’amministrazione sta facendo cose importanti anche se qualche errore è stato commesso - interviene Longobardi - in questo periodo abbiamo preferito il silenzio anche quando ci hanno detto di essere troppo vicini all’amministrazione, quando è stato messo in dubbio il tesseramento e anche la validità del nostro progetto. Abbiamo scelto la strada del lavoro e del rispetto perché chi ha un progetto non ha bisogno di offendere e di diffondere sospetti». E poi anche un riferimento alla sfida di oggi: «Se perdiamo come gruppo siamo a disposizione del partito con un progetto serio e se vinciamo le nostre porte sono spalancate a tutti quelli che vogliono lavorare per il bene della città».
STAGIONE DEI CONGRESSI
«Non è che chi vince prende tutto e chi perde va via sbattendo la porta» spiega il consigliere regionale e presidente del congresso, Giulio Gallera «questo è un momento della conta, del confronto, della verifica ma anche della responsabilizzazione degli iscritti». Un pensiero che è stato condiviso anche anche quello che dal vicecoordinatore regionale Giuseppe Taldone, dal segretario provinciale Simone Longhini e dal consigliere regionale Giuseppe Licata. I tre esponenti forzisti hanno, a più riprese, espresso la necessità di dare vita a una squadra e a un gruppo in grado di restituire al partito il ruolo di rilievo che merita all’interno della coalizione del centrodestra. «Spero che si arrivi a trovare una soluzione per voi e per la coalizione perché più riusciamo ad alzare il livello delle nostre proposte e migliore è il servizio che riusciamo a dare alla nostra città» afferma il presidente del consiglio comunale, Marco Colombo. «Negli ultimi 15 mesi, sarebbe ipocrita omettere di raccontarlo, è stato difficile rapportarsi localmente con Forza Italia perché sembrava quasi che, alla volontà di qualcuno dei vostri esponenti di collaborare per amministrare la città si anteponesse, in maniera uguale e contraria, chi cercava di mettere in difficoltà e cattiva luce l’amministrazione stessa. Il tutto lasciava ancor più esterrefatti perché non se ne comprende la reale motivazione politica - ha dichiarato Cassani nel messaggio di saluti -. E credo che questa dicotomia interna sia il motivo di un congresso così sentito, dove la linea che ne uscirà non sarà un ennesimo compromesso ma sarà una posizione chiara e precisa, qualunque essa sia». Il Segretario cittadino della Lega, Giorgio Caielli, si augura che «visto il rapporto altalenante con Forza Italia, dopo il congresso, sia più facile trovare un punto di incontro». Per il capogruppo di Obiettivo Comune Gallarate, Massimo Gnocchi «serve una posizione coerente con le proposte e un ascolto attento del territorio». «I mesi di confronti interni si sono concentrati più sul “con chi stare” che sul “fare”, penso che Forza Italia abbia molto da dire sul fare, spero che vinca il progetto migliore per la città» si auspica il capogruppo di Citta È Vita, Cesare Coppe. «Questo è un momento importante e - ironizza la segretaria del partito democratico, Anna Zambon - avete quasi raggiunto la sfida delle correnti interne del Pd, ma spero che sia indice di un confronto acceso e costruttivo».
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