LA CERIMONIA
Gavirate è Città: «Ve lo siete meritato»
All’auditorium la cerimonia col prefetto, le autorità, il sindaco Alberio e i suoi predecessori
«Ve lo siete proprio meritato». Così il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, ieri venerdì 26 aprile sul palco dell’Auditorium comunale. Aveva appena finito di leggere le motivazioni del decreto che assegna a Gavirate il titolo di Città, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 15 marzo scorso. Gremita la sala. «Una condivisione identitaria ed estesa» l’ha definita il conduttore Gianfranco Giuliani, giornalista.
La persona che ha assaporato fino all’ultima goccia questo clima è stata colei che ha dato il via, assieme al Consiglio comunale, a questo iter: la sindaca Silvana Alberio. «Per amore e riconoscenza al mio paese» aveva scritto al termine della istanza spedita a Roma.
Non era richiesto al pubblico di cantare l’inno, all’inizio della cerimonia, aperta da una esecuzione della filarmonica, supportata dal Centro di formazione musicale, ma quando la violinista Beatrice Battaglia ha iniziato a suonare, si è sentita dapprima una voce e immediatamente all’unisono è partito un coro potente.
Fra le autorità (molte le fasce tricolori), il presidente della Provincia, Marco Magrini ha invitato Gavirate a prendersi carico, nella nuova veste, dei servizi per i piccoli comuni.
Dolce la scena in cui il palco è diventato il luogo dove i bambini della scuola dell’Infanzia “Paolo Crosta” e dell’istituto Comprensivo “Carducci”, assieme, si sono esibiti nell’inno di Gavirate, scritto dal professor Paolo Crosta. Chiamati sul palco, ad uno ad uno da Giuliani sono saliti gli ex sindaci, Felice Paronelli, Giovanni Alberio, Gianangelo Bravo e il “decano”, giacché ha avuto una esperienza amministrativa di 18 anni, Romano Oldrini.
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