DA FARE
Giornate Fai: è primavera e la bellezza rifiorisce
L’appuntamento per una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura è per sabato 22 e domenica 23

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura a contributo libero di 750 luoghi speciali in 400 città italiane. Sabato 22 e domenica 23 marzo si svolgerà, infatti, la 33esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, organizzate grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari. Un appuntamento entrato ormai nelle agende e nei cuori degli italiani, caratterizzato da una straordinaria partecipazione popolare - più di 13 milioni di visitatori in 32 edizioni - segno di quanto sia riconosciuta la missione del Fai, che dal 1975 si impegna a raccontare e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela da parte della collettività.
Quella del prossimo weekend sarà quindi una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura, che quest’anno coincide con il cinquantenario della nascita del Fai. Un traguardo che verrà celebrato con l’apertura di 750 luoghi speciali, da nord a sud della Penisola, molti dei quali insoliti e normalmente inaccessibili, oppure poco conosciuti, a cui si potrà accedere grazie a visite a contributo libero e sostenendo la missione e le attività della Fondazione con una donazione.
Grazie al Fai, ad aprire le porte e a svelare le loro storie inedite e inaspettate saranno palazzi, ville, castelli, teatri, luoghi dell’educazione, chiese e collezioni d’arte, esempi di archeologia industriale e siti produttivi, ma anche laboratori artigiani, a cui si aggiungeranno itinerari in borghi storici, percorsi in aree naturalistiche, orti botanici e parchi urbani, oltre a visite sul tema della sostenibilità. Verranno inoltre riaperti alcuni luoghi particolarmente apprezzati e visitati nelle scorse edizioni, grazie al lavoro delle 133 delegazioni, di oltre 200 gruppi Fai e di 16.000 apprendisti ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal Fai, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.
In provincia di Varese oltre ai grandi classici del Fai, ovvero Villa della Porto Bozzolo a Casalzuigno, Monastero di Torba, Casa Macchi a Morazzone, Villa Panza e la Torre di Velate a Varese, apriranno anche alcuni luoghi inediti. Per esempio il birrificio Angelo Poretti di Induno Olona, gioiello di architettura industriale. Durante le Giornate Fai di primavera si potranno scoprire la straordinaria sala cottura, con gli imponenti calderoni in rame e gli eleganti dettagli architettonici in liberty floreale, nonché gustare un assaggio della famosa birra artigianale. A Somma Lombardo, invece aprirà il Santuario della Madonna della Ghianda dove, secondo una leggenda, la Vergine Maria assisa su una grande quercia (in dialetto lombardo “gianda” o “ghianda”) apparve a una fanciulla sordomuta, donandole la parola e l’udito. A seguito di questo miracolo, già nel 1290 venne costruita una piccola cappella votiva, che fu allargata e abbellita nei secoli successivi fino allo splendore odierno. Sempre a Somma Lombardo, ma toccando qualcosa di decisamente più moderno, si potrà visitare LaCattedrale: nata dalla rigenerazione di un’ex fabbrica, è divenuta un centro culturale dove esplorare opere di street art, murales e installazioni. In occasione dell’apertura, sarà esposta la collezione privata dei proprietari con opere di Andrea Ravo Mattoni, Obey, Blu e altri. Nel pomeriggio di domenica 23 marzo, al termine dell’ultimo turno di visita, si potrà anche ballare sulla musica di un Dj set immerso nell’arte contemporanea e accompagnato da un divertente aperitivo. A Varese apre le sue porte la la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza all’interno dell’ex Collegio Convitto Civico “Enrico Macchi” costruito nel 1928 su progetto dell’architetto Morpurgo e testimonianza della trasformazione urbanistica della Città Giardino negli anni Venti. Tutte le aperture, i dettagli e le condizioni di visita si possono trovare sul sito fondoambiente.it.
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