L’EPISODIO
«Giù dallo scooter». E glielo rubano
Colpo nel centro di Varese. La denuncia di Esposito

Mezzanotte scoccata da poco, pieno centro di Varese. Un ragazzo esce dal cinema, si avvicina al suo scooter parcheggiato a poca distanza e ci trova due giovani seduti sopra che, al garbato invito a scendere dalla sella per permettergli di tornarsene a casa, mettono in moto e si danno alla fuga. È il consigliere comunale di Forza Italia Domenico Esposito a denunciare un episodio che lo tocca da vicino: il giovane proprietario del mezzo rubato è infatti suo nipote.
Al di là dell’allarme sicurezza, l’esponente di opposizione lancia anche un appello per mettere in guardia: «I due ladri hanno utilizzato un metodo piuttosto ingegnoso». Quale? In sostanza, gli scooter di nuova generazione sono dotati di chiavi wireless che consentono di mettere in moto senza dover infilare la chiave nella serratura, ma semplicemente avendola in tasca e trovandosi nelle vicinanze. Ecco, l’altra sera i due – all’apparenza di origine nordafricana, secondo la denuncia di Esposito – hanno sfruttato proprio questa caratteristica: «Prima che mio nipote arrivasse – racconta – i ladri hanno forzato il bloccasterzo e, non appena mio nipote si è avvicinato con la chiave in tasca, che è stata quindi rilevata dal sistema dello scooter, hanno potuto mettere in moto e sparire».
Per la vittima, la serata si è conclusa con una tappa alla Questura di Varese per sporgere denuncia, sperando che il mezzo possa essere recuperato al più presto. Intanto Esposito lancia un appello ai giovani affinché stiano in guardia: «Purtroppo – rimarca il consigliere comunale, sempre in prima linea nel segnalare i problemi dei cittadini – gli scooter di nuova generazione consentono di mettere in moto senza inserire e, dunque, questo metodo può essere utilizzato anche dai malviventi, proprio come è accaduto in questo caso. Non appena mio nipote li ha invitati a scendere dalla sella, questi hanno acceso e sono scappati, perché in precedenza avevano già forzato il blocco dello sterzo».
Uno stratagemma piuttosto ingegnoso, dunque, che sfrutta proprio le nuove tecnologie che, in teoria, dovrebbero facilitare la vita ai proprietari dei mezzi e non a chi li vuole rubare. Tant’è. «Temo che furti di questo genere possano diventare sempre più frequenti perché, a differenza delle auto, il mezzo non si spegne se la chiave non è più delle vicinanze – conclude Domenico Esposito -. Per questo motivo invito tutti a prestare attenzione, soprattutto se, quando si raggiunge il proprio scooter, si trovano sconosciuti seduti sopra».
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