LA MOSTRA
Gli «Alieni» hanno conquistato Varese
«Nessun timore, non abbiamo trasferito la rinomata Area 51 dal deserto del Nevada al centro di Varese, e per raggiungere il sito dove sono esposti gli alieni varesini non occorre percorrere la Extraterrestrial Highway» racconta divertito Adriano Martinoli, zoologo, esperto di conservazione della fauna e presidente dei corsi di laurea ambientali dell’Università dell’Insubria, facendo riferimento alle numerose leggende infarcite di ufo ed extraterrestri sorte intorno alla segretissima base militare statunitense...
«Non si tratta infatti di entità extraterrestri provenienti da Galassie lontane ma di un fenomeno molto concreto che interessa anche i nostri territori» prosegue Serena Contini, curatrice dei Musei Civici di Villa Mirabello, dove il 24 novembre è stata inaugurata la mostra scientifica «Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo». Sono esposti piante, microcosmi, animali vivi e storie fotografiche per spiegare che cosa sono le specie aliene, ovvero gli organismi introdotti dall’uomo al di fuori della loro area di origine, in Italia o Europa, in modo accidentale o volontario.
Questa mostra è la terza promossa in collaborazione tra Comune e Università dell’Insubria: un evento arricchito da cicli di conferenze, visite guidate e interessanti «fuori programma», come ci raccontano i due promotori. «Abbiamo capito - spiega Contini - che l’approfondimento di temi di carattere scientifico negli spazi normalmente considerati propri della cultura umanistica desta grande interesse nel pubblico, come dimostrano gli oltre 10mila visitatori delle due mostre precedenti Predatori del microcosmo e Piante guerriere».
Martinoli è convinto che il coinvolgimento dell’opinione pubblica su tematiche di gestione e conservazione dell’ambiente sia un percorso imprescindibile se si vuole cercare di migliorare l’ambiente in cui viviamo, avviando un processo di valorizzazione delle risorse naturali, con positive ricadute in ambito sociale, economico e della salute umana: «La diffusione di organismi animali e vegetali introdotti dall’uomo è purtroppo in forte crescita sia in Europa, dove negli ultimi trent’anni il numero delle specie aliene è cresciuto del 76%, sia in Italia dove è aumentato addirittura del 96% con oltre 3000 specie ora presenti, di cui oltre il 15% invasive, ossia particolarmente dannose per la salute dei nostri ecosistemi e non solo. La stima dei costi sociali ed economici di questo fenomeno supera i 12 miliardi di Euro ogni anno nella sola Unione Europea».
Le specie alloctone o aliene, una forma di inquinamento ambientale a tutti gli effetti, sono presenti anche nel territorio varesino. Spiega Martinoli: «La nostra provincia è l’unica in Italia con la presenza dello scoiattolo di Pallas, uno scoiattolo dell’Asia orientale, introdotto agli inizi del 2000, che costituisce un pericolo per il nostro scoiattolo rosso. Condivide con altre province italiane una massiccia invasione da parte del gambero rosso della Louisiana, che è in grado di indurre all’estinzione i gamberi autoctoni, alterare gli ecosistemi acquatici e diffondere patologie molto serie, come la peste del gambero. Negli ultimi anni la nostra provincia è stata presa d’assalto da nugoli di cimici asiatiche che, oltre ad importunarci con la presenza nelle nostre case, sono responsabili di danni a oltre 300 tipi di colture; dal cinipide del castagno che ha la capacità di arrestare la crescita vegetativa riducendo la fruttificazione; quasi la metà dei pesci nelle nostre acque è di origine alloctona, come il siluro, vorace predatore che provoca la scomparsa dei pesci autoctoni. Si potrebbe continuare ancora citando il tarlo asiatico, lo scoiattolo grigio, la nutria, il panuro di Webb tra gli animali, e altrettante specie, o più, tra quelle vegetali».
Una vera e propria sostituzione di specie i cui effetti non sempre sono noti. Prosegue lo studioso: «Gli effetti provocati dall’alterazione degli ecosistemi dalle specie aliene emergono purtroppo dopo diversi anni dall’insediamento della popolazione introdotta, quando spesso diventa molto oneroso e faticoso raggiungere l’obiettivo del risanamento. Bisogna perciò lavorare moltissimo sulla prevenzione, evitando che organismi animali e vegetali alieni vengano introdotti, anche involontariamente, in ambienti diversi dai loro originari. Occorrono più informazione e sensibilizzazione». Perciò la mostra «Alieni» ha anche l’obiettivo di portare a conoscenza del pubblico queste tematiche, la cui risoluzione avrà importanti ricadute per la salvaguardia e la valorizzazione delle nostre risorse naturali e ambientali.
«Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo» è ai Musei Civici di Villa Mirabello, in piazza della Motta 4 a Varese, fino al 27 maggio da martedì a domenica 9.30-12.30 e 14-18. La mostra è inclusa nel biglietto del museo di 4/2 euro. Dal 16 dicembre il sabato pomeriggio si terranno visite guidate in cui si potrà anche assistere all’alimentazione degli animali, prenotazione obbligatoria: 0332.421540 o alieni@uninsubria.it.
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