L’INTERVENTO
Giorgetti e la lungimiranza di Bossi: «Non lo capivo, ma lui ragionava per i 20 anni successivi»
Il varesino ministro dell’Economia a Bergamo porta l’esempio del Senatur: «A volte anche gli elettori non lo capivano»
I ragionamenti lungimiranti a volte non vengono compresi nell’immediato. Ma rimangono giusti. E’ la sintesi di ciò che il varesino Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha detto a Bergamo durante un convegno organizzato dal suo partito per presentare il ddl sull'autonomia differenziata. «La Lega, se dimostra di avere radici profonde come ha dimostrato in questi 40 anni nonostante quello che è successo, continuerà a portare avanti un discorso di verità e di realtà» le sue parole. E ancora: «Abbiamo ragione anche se non ci votano, dopo il 9 giugno vediamo». Giorgetti è convinto che «la forza delle idee della Lega avrà la consistenza dei voti che prenderemo».
Poi ecco che porta ad esempio Umberto Bossi: «Io e Calderoli non capivamo, Bossi non ragionava per il voto per la sera o per il giorno dopo, ma in una proiezione a 15 o 20 anni». Così «a volte anche gli elettori non lo capivano».
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