LIFESTYLE
Holiday season: è il momento giusto per brillare
Tessuti preziosi, ricami sontuosi, lavorazioni complesse, glitter, paillettes e metalli, anche nell’anno nuovo
Nessun momento dell’anno impone di brillare quanto il periodo natalizio. Non è un caso, in effetti, che i glitter abbiano fatto la loro comparsa su un articolo di giornale proprio nel dicembre del 1942: il The Times, infatti, suggeriva alcune soluzioni creative per decorare l’albero di Natale, evitando – ad esempio – di accendere candele che avrebbero potuto suggerire le sagome di navi al largo, trasformando le case in possibili obiettivi militari dei tedeschi. E, così, il giornale propose i glitter come soluzione alternativa per non rinunciare al bagliore delle Feste, cospargendo l’albero di Natale con scintille luminose quanto dei diamanti. Una tradizione iniziata a scopo difensivo e diventata, oggi, un’abitudine modaiola: i tempi sono cambiati e, con loro, i brillantini, che si impossessano di abiti, accessori, unghie e capelli per tutta la Holiday Season. Messi da parte gli insegnamenti dell’estate, che ha visto riaccendersi la popolarità dello stile demure e dell’eleganza sussurrata, le passerelle del 2024 suggeriscono un ritorno del more is more, filosofia che impone di non rinunciare a niente tra tessuti preziosi, ricami sontuosi, lavorazioni complesse e la scelta di un’estetica massimalista che non vuole perdersi nemmeno un luccichio. Lo aveva già fatto John Galliano con la collezione Haute Couture di Maison Margiela, immaginando bambole con dettagli iridescenti, corsetti e gonne quasi vittoriane. Un sogno portato avanti anche dalle collezioni ready-to-wear dell’autunno inverno 2024/2025, a partire dal nuovo Gucci di Sabato de Sarno, che ricopre gli orli dei cappotti di paillettes e aggiunge frange luccicanti sui maglioni, arrivando persino a incastonare tessere d’oro e d’argento sugli abiti. Un approccio seguito da Peter Hawkings, direttore creativo di Tom Ford, che rivisita la sartorialità della maison attraverso grigi tendenti all’argento, marroni bronzei e gialli che ricordano l’oro. In chiave più rock, invece, la visione scintillante di Donatella Versace, la cui linea barocca si arricchisce di tessuti-gioiello, e quella di Antonio Marras, che declina i bagliori sotto forma di superfici lucide e metalliche. La Grande Bellezza di glitter, paillettes e metalli non terminerà con la fine dell’anno: è la profezia di Valentino che, sotto la guida di Alessandro Michele, immagina la primavera con broccati, pizzi e strass Swarovski. Tessuti luminescenti che piacciono anche a Simone Rocha, Dries Van Noten e Rabanne, con le sue catene metalliche.
© Riproduzione Riservata