DIVERGENZE
Patrocinio al Varese Pride: Provincia divisa
A sostenerlo è solo il Pd. La discussione arriverà sui banchi del Consiglio provinciale
Il patrocinio al Varese Pride 2024 divide la Provincia di Varese. La richiesta di sostenere, almeno con il logo dell’ente, gli eventi e le iniziative organizzate dall’associazione Arcigay Varese APS è sostenuta solo dal Partito Democratico ed eccezionalmente, la discussione arriverà sui banchi del consiglio provinciale.
IL SUPPORTO NEGATO
Lo scorso anno Villa Recalcati aveva negato il supporto all’iniziativa, che anche quest’anno si terrà a Varese e nel mese di giugno (con la parata nelle vie del centro prevista per sabato 22 giugno) «per celebrare la diversità e la ricchezza della comunità LGBT+ (lesbica, gay, bisessuale, transessuale e altre identità di genere e orientamento sessuale) e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sue istanze di uguaglianza, diritti e rispetto», si legge nella richiesta di patrocinio. «Eravamo rimasti delusi e amareggiati dalla decisione della Provincia di Varese di negare il patrocinio alla parata, adducendo motivazioni generiche e pretestuose, e di concederlo solo agli altri eventi – scrive il presidente di Arcigay Varese APS, Giovanni Boschini -. Questo gesto ci è sembrato una forma di discriminazione e di disprezzo verso la nostra comunità e la nostra libertà di espressione».
PAROLE FORTI E DIVISIONE
Parole forti che hanno indispettito l’amministrazione di Villa Recalcati e diviso le diverse anime che supportano la presidenza di Marco Magrini, con il Partito Democratico determinato a difendere la richiesta di Arcigay. In linea con quanto fatto dall’amministrazione comunale guidata da Davide Galimberti, che ha concesso «il partenariato del Comune di Varese, che ha già deliberato un contributo di (omissis) e la concessione di alcuni spazi e servizi», aggiunge Boschini nella missiva che contiene anche un lungo elenco sulla bontà dell’iniziativa: «Un evento di rilevanza sociale, culturale ed educativa, ma anche un evento di valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale del territorio e di promozione del turismo locale – conclude -. Vi chiediamo di concedere il vostro patrocinio al Varese Pride 2024, in quanto riteniamo che sia un’occasione importante per sostenere e valorizzare un’iniziativa che promuove i principi di uguaglianza, inclusione e rispetto, che sono alla base della convivenza civile e democratica. Ci teniamo a ricordare, inoltre, che le persone LGBTQIA+ sono cittadine e cittadini a pieno titolo, che pagano le tasse come tutti e contribuiscono al benessere della società. Non chiediamo privilegi o concessioni, ma solo il rispetto e la tutela dei nostri diritti fondamentali, che troppo spesso sono negati o violati».
NESSUNA DECISIONE
Questa sera, mercoledì 24 aprile, la questione è stata affrontata a Villa Recalcati durante una lunga riunione, al termine della quale nessuna decisione al riguardo è stata presa. Sarà il consiglio provinciale ad esprimersi e la spaccatura è già annunciata.
© Riproduzione Riservata