DIARIO DI BORDO
In crociera con “La Prealpina”
Lettori e vincitori del concorso fotografico fanno rotta verso Grecia e Croazia a bordo di Costa Luminosa
In crociera con La Prealpina si può conoscere il mondo. Un’esagerazione? Certamente no, se si pensa che il nostro giornale anche quest’anno ha consentito ai suoi lettori di viaggiare a prezzi scontati con Costa crociere.
Venticinque di loro, compresi i due fortunati vincitori dell’ultimo concorso fotografico che metteva in palio il viaggio, hanno colto l’occasione e si sono imbarcati sabato 21 ottobre, a Trieste, per fare rotta verso la Grecia - questa mattina, martedì 24 ottobre, la nave attraccherà ad Atene - e la Croazia. Un viaggio a corto raggio, se si parla di conoscere il mondo. Ma chi è stato in crociera lo sa, è proprio sulla nave che si conosce il mondo attraverso chi proviene dai vari Paesi: non ci sono solo i viaggiatori, c’è anche l’equipaggio, assolutamente internazionale.
Ed è da qui che parte la conoscenza: dal confronto fra gli uni e gli altri, con le difficoltà di trovarsi in una moderna Babele e di dovere quindi essere costretti a superare un ostacolo spesso non indifferente e a volte insormontabile come è quello delle lingue.
Compiuto questo primo passo e ambientatisi a bordo, basta osservare per capire molte cose, perché in fondo una nave da crociera altro non è che la riproduzione in scala del mondo.
Del mondo tradizionalmente ricco, quello dell’Europa occidentale, e di chi ha saputo sfruttare le occasioni offerte dall’arrivo del capitalismo anche nell’Est Europa.
Questo mondo si raggruppa in una classe: i viaggiatori. C’è poi il mondo di chi lavora: inservienti, baristi, personale di bordo che si occupa di tenere alti gli standard qualitativi della nave con tanto olio di gomito.
Gli italiani sono pochi e, per loro fortuna, occupano posizioni importanti nella scacchiera del personale di Costa. Per il resto si tratta di stranieri: la stragrande maggioranza, viene dall’America Latina. Poi ci sono gli orientali e qualche africano, che in genere occupano i ruoli più modesti.
È - dia o meno fastidio ammetterlo - la foto del mondo in cui viviamo.
In crociera si possono scoprire molte altre cose: per esempio che, al netto della voglia di divertirsi e di andare oltre le righe come è normale che sia a quell’età, non sono i giovani i più interessati a scoprire, a imparare, a essere curiosi.
Girando domenica 22 ottobre per Bari, prima tappa del cammino della “Costa Luminosa”, di quelli imbarcati non se ne trovavano molti. Eppure le 5 ore di tempo per scoprire la città pugliese avrebbero dovuto essere pienamente sfruttate. Invece no: pur avendo un giorno di navigazione davanti, molti giovani o sono rimasti a bordo o hanno fatto una toccata e fuga visitando a stento il monumento più vicino al porto, la basilica di San Nicola, patrono della città.
Nelle stradine di Bari vecchia, nella piazza della cattedrale, dove c’era la fortuna di poter entrare nelle sottostanti rovine paleocristiane, nei giardini del castello c’erano le persone già ampiamente entrate nell’epoca degli “anta”.
Un peccato, perché senza curiosità non c’è conoscenza.
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