LA TRAGICA SVOLTA
Incastrato dal sangue della vittima
Sessantaquattrenne in manette: è sospettato dell’omicidio della promoter di Castellanza, scomparsa dal 30 luglio. Il movente sarebbe economico. Si scaverà nell’orto dell’uomo, la cui moglie è ora indagata per sequestro di persona
Tragica svolta nell’indagine sulla scomparsa di Marilena Re, 58 anni, avvenuta il 30 luglio scorso. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese e della Compagnia di Busto Arsizio hanno eseguito un decreto di fermo per indiziato di delitto nei confronti di un 64enne di Garbagnate Milanese, Vito Clericò, sospettato di essere l’autore dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della promoter castellanzese.
Il decreto di fermo è stato emesso dal pm di Busto Rosaria Stagnaro, titolare dell’inchiesta, a seguito di approfondite indagini dei carabinieri, che hanno evidenziato gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, vicino di casa ed amico di famiglia di Marilena che fino al 2015 ha vissuto a Garbagnate.
Anche la moglie dell’uomo, ujn ex magazziniere, è stata indagata. L’ipotesi di reato per lei è per adesso di sequestro di persona.
Da quanto hanno spiegato gli inquirenti in una conferenza stampa tenuta alla Procura di Busto Arsizio, il movente dell’omicidio sarebbe economico: Marilena Re, che vantava un credito di parecchie decine di migliaia di euro nei confronti del garbagnatese, gli avrebbe chiesto la restituzione di quanto dovuto proprio sul finire di luglio, all’approssimarsi della scadenza della rata di Equitalia (31). L’uomo, messo alle strette, avrebbe ucciso la promoter. A incastrarlo, sarebbero state tracce di sangue della vittima rinvenute sui suoi jeans. L’uomo, che al momento è sottoposto a fermo come indiziato di omicidio e occultamento di cadavere, non avrebbe finora ammesso alcuna responsabilità.
Gli inquirenti hanno comunque individuato l’area dove si troverebbe il corpo di Marilena Rosa Re, per il cui omicidio è stato fermato Clericò. Si tratta di un terreno in uso al sospettato, adibito a orto. L’area è stata cinturata e sequestrata dai carabinieri su decisione della Procura: nella mattinata di martedì 12 inizieranno gli scavi, ad opera di personale altamente specializzato.
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