MOTORI
Jaguar XF Sportbrake: un bel «colpo di coda»
Quella delle «sportbrake» è una tipologia cara all’industria britannica dell’automobile, un tempo anello di congiungimento tra il mondo delle berline di rappresentanza e quello delle station wagon, ed ora utilizzata per offrire un’alternativa più dinamica a crossover e suv.
L’interpretazione che ne offre ora Jaguar, partendo dalla XF è sicuramente attraente rispetto alla precedente generazione. Rispetto al modello introdotto nel 2013, il progresso si percepisce soprattutto quando ci si muove su strada e si apprezza l’evoluzione della nuova architettura in alluminio e che in questa variante wagon-coupé è stata ulteriormente ottimizzata e irrigidita. Le grandi dimensioni (è lunga quasi 5 metri) e, soprattutto, il diverso layout del pianale offrono una perfetta combinazione tra abitabilità e spazio per i bagagli (da 565 litri arriva a 1700).
Tutto, dal cruscotto digitale alla «pulizia» del design della plancia, dal climatizzatore che può essere ordinato in variante quadrizona all’infotainment con display a sfioramento da 8 pollici, punta a far sentire un vero privilegiato chi guida o siede in questa auto. Jaguar Italia propone la XF Sportbrake con tre allestimenti (Pure, Prestige e R-Sport) a partire da 46.780 euro, da combinare con gli allestimenti Portfolio, S e First Edition che aggiungono finiture ed equipaggiamenti ad un quadro complessivamente davvero «premium». A tanta opulenza si combina una gamma motori che nel nostro mercato non penalizza chi fa questa scelta: il benzina 2.0 da 250 Cv e i due diesel a 4 e 6 cilindri, rispettivamente con cilindrate 2.0 e 3.0. Ed è proprio il 2.0 Ingegnium a gasolio che può essere scelto con le tarature da 163, 179 e 240 Cv, a fornire il miglior rapporto tra prestazioni e costi di gestione. La XF Sportbrake 2.0d da 163 Cv viene fornita di serie con il cambio manuale a 6 marce, mentre le altre versioni sono equipaggiate come standard con l’ottimo automatico a 8 rapporti. Da notare che la XF Sportbrake 2.0d 179 Cv può essere acquistata anche con trazione integrale (le altre sono solo posteriori) mentre è di serie nella 2.0d da 240 Cv.
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