CUCINA
K-food: nel piatto la Corea buona e salutare
Per molti è una scelta di gusto, per altri di pancia perché le salse e i piatti fermentati della cucina coreana sono fonte di benessere. Il K-food sta conquistando il gusto degli italiani, sia per i felici abbinamenti con i vini italiani che per l’idea di benessere a tavola che accomuna la nostra dieta mediterranea e la cultura gastronomica del Paese asiatico che a febbraio ospiterà le prossime Olimpiadi invernali. A dare prova del sodalizio culinario sempre più forte fra Corea del Sud e Italia tre cooking show promossi dal Gambero Rosso alla Città del gusto di Roma con At Korea, corporazione nata per promuovere la gastronomia coreana nel mondo. «La cucina coreana ha duemila anni di storia, e il nostro cibo è una buona medicina perché offre i cinque elementi dell’universo. Cinque sapori e cinque colori, e tutti hanno un significato spirituale, dalla salvezza alla purezza - sottolinea con orgoglio Sun Young Koo, da 20 anni chef in un ristorante veronese -. La nostra è una sorta di cucina dei monaci, una sobrietà che attesta che noi veniamo dalla natura e torniamo alla natura. Un monito costante a non sprecare il cibo.Anche se non sembra buono, va apprezzato e quindi diventa buono perché ha equilibrio, una combinazione dove tutto ha senso».
Il piatto onnipresente in ogni menu è il Kimchi, a base di verdure fermentate in caratteristici contenitori. «Le salse di peperoncino e vegetali fermentati sono la nostra tradizione, - ha detto ancora la chef - i ristoranti coreani non le propongono per moda. È un regime alimentare salutare, e ha un sapore molto intenso, quello dell’umami. Inoltre i dolci a base di fagioli rossi e azzurri sono depurativi e non contengono glutine». In ogni casa c’è una ricetta personalizzata per il Kimchi, ma il più diffuso ha il cavolo cinese come ingrediente principale con peperoncino e salsa piccante a base di pesce fermentato, aglio e zenzero. Per le versioni non piccanti si utilizza l’aceto. I coreani utilizzano le erbe aromatiche, le foglie di perrilla (stessa famiglia del sesamo e della menta) ad esempio danno un profumo unico alla pietanza. Una delle scelte più gettonate in Italia è il bulgoghi (bul significa fuoco, goghi carne) è il manzo marinato alla griglia con una gustosa marinatura col succo di pera, soia e lo sciroppo umeboshi coreano.
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