SPETTACOLI DA NON PERDERE
La regina di Puccini incapace di amare sbarca a Varese
Appuntamento al 30 agosto per assistere alla Turandot, alla regia c’è Serena Nardi e sul palco ai Giardini ci sarà Renata Campanella
«Il messaggio è quello della donna che non sa amare e che proprio per la sua incapacità d’amare produce tanto dolore, tanta sofferenza e tanta morte. Turandot è una regina incapace di amare, una donna pucciniana tormentata, la massima esplorazione sul senso dell’amore, una donna che è più un’idea che un personaggio reale». E nella sua regia della Turandot, produzione per il centenario pucciniano, il 30 agosto alla Fontana dei Giardini Estensi di Varese per il Varese Estense Festival, Serena Nardi sceglie «di restare in linea con le tematiche della storia, che arriva da una fiaba di Gozzi, L’amore delle tre melarance, dunque con un apparato onirico, fantastico, surreale.
E la regia lavora sugli aspetti di violenza così contemporanea, raccontando l’incapacità di amare che ancora sono in questa società, ma cercando di raccontare questa storia feroce parlando dell’altrove, recuperando certi toni dolci, morbidi, “olistici” così che non sia troppo aggressiva, cercando di essere un po’ simbolici. E dando l’idea del combattere per l’amore, il senso di voler tentare, l’ennesimo tentativo dell’essere umano di combattere per amore».
A fare da sfondo, le quinte naturali di uno spazio che non è un teatro e non ha palco: solo la pedana alla Fontana dei Giardini Estensi, con un’integrazione e un’interazione, prosegue Serena Nardi, «tra regia e spazio scenico naturale che si vuole valorizzare in quanto tale, facendo godere dell’architettura paesaggistica e floreale attorno». Una regia onirica e incantata su temi però molto profondi, entrando in un altro mondo «per ragionare sul nostro».
Con Renata Campanella a dare voce, volto e movenze a Turandot, Diego Cavazzin nel ruolo di Calaf, Scilla Cristiano in quello di Liu, l’Orchestra Sinfonica Varese Estense Festival Menotti e il Coro dell’Opera di Parma, la nuova produzione riprende il fil rouge che unisce il festival a Puccini. Se infatti la Turandot è l’opera proposta in occasione del centenario dalla morte, le produzioni messe a punto da Giorni Dispari Teatro di Varese per la manifestazione hanno riguardato, negli anni, Suor Angelica, Butterfly e Tosca, lavoro, quest’ultimo che, anticipa la regista, il 6 e il 7 ottobre sarà al Teatro Lirico di Milano, segnando «l’inizio di un percorso con una costante presenza nostra e delle nostre produzioni». Non solo: la scelta di analizzare e proporre spesso Puccini rientra anche in un altro aspetto preciso: «Ci sono tante testimonianze della sua presenza a Varese: in particolare in loco trascorreva le vacanze e andava a caccia – conclude Serena Nardi -: per questo riteniamo importante programmare attività dedicate a ricordare uno dei più grandi».
Fontana dei Giardini Estensi , via Sacco 5, Varese - venerdì 30 agosto 2024 - ore 21:00 - costo 34 euro - prenotazione e informazioni organizzazione@teatrogiornidispari.it
© Riproduzione Riservata