CERVELLO E MUSCOLI IN FUGA
La varesina Titti Galparoli mette tutte ko
In Thailandia è già una star di Muay thai: combatte nell’arena di Patong. Figlia dell’ex assessore e dirigente di Forza Italia, Piero Galparoli
«From Italy, Veronica» urla lo speaker dell’arena di Patong, a Phuket, in Thailandia. Veronica è una varesina. Ha 24 anni. È Veronica "Titti" Galparoli, figlia di Piero Galparoli, già assessore provinciale, consigliere comunale, commissario e dirigente locale di Forza Italia.
Davanti a centinaia di spettatori, in quello di Patong, uno dei templi dei combattimenti, noto in tutto il mondo, la giovane varesina affronta e vince un incontro di Muay thai, un’arte marziale, nota come pugilato thailandese, dove si sferrano attacchi con pugni, calci, ginocchiate e gomitate. È al suo terzo match in terra straniera: due vinti per Ko, il terzo ai punti.
Nella patria di questa disciplina, Veronica Galparoli è già una celebrità: i video che la riprendono mentre combatte sul ring contro avversarie quotate, sono virali.
La 24enne è molto conosciuta anche qui, nella sua città, dove ha tanti amici: si è diplomata al liceo Artistico Frattini, poi è andata a studiare a 19 anni in Galles, laureandosi in Criminologia all’università di Wrexham, cittadina diventata famosa anche per la serie Tv sui due attori di Hollywood che hanno acquistato la locale e storica squadra di calcio. Terminata l’università, Veronica "Titti" ha deciso di andare in Thailandia, spinta anche per la passione verso le arti marziali. E lì, in poco, meno di un anno, ha affinato le tecniche del Muay Thai, allenandosi 12 ore al giorno e preparandosi appunto per i combattimenti.
"Mena di brutto" diremmo al di qua del mondo. L’arena di Patong, che vede sul ring anche i campioni di Mma (arti marziali miste), ha accompagnato i suoi successi a suon di applausi.
«Saluto la mia città, i miei amici, i miei parenti. Mi mancano le mie tradizioni ma qui al momento ho trovato una dimensione che mi dà grandi soddisfazioni» commenta “Titti” dalla Thailandia. Oltre a combattere, è già istruttrice e personal trainer.
«È lì da sola, fa i combattimenti, e pur tenuto conto della lontananza e delle apprensioni, è bello vedere una figlia che si realizza anche così - spiega il padre, Piero Galparoli -. A 18 anni è partita, si è messa a studiare all’estero, lavorando al contempo come rider per Domino’s Pizza, si è comprata una casa. Ora sta facendo un suo percorso di vita che non so se sia anche un percorso di carriera, di sicuro è ciò che la rende felice. Che cosa provo quando deve combattere? Me la faccio sotto».
Veronica Galparoli, alla luce della sua laurea in Criminologia nel Regno Unito e delle sua attitudini alle arti marziali thailandesi, può essere considerata cervello e muscoli in fuga dall’Italia. Cervello e muscoli. Perché il cuore resta qui. A Varese.
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