La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.

Uno spettacolo cult, evergreen, storico: La versione di Barbie, che Alessandra Faiella porta all’Arena Milano Est a Lambrate il 13 settembre, nasce ed è tratto da un «pamphlet umoristico» che l’attrice ha scritto e pubblicato per Mondadori nel 2013. Ma, nota, «purtroppo è sempre attuale. Il testo racconta della condizione della donna nell’Italia contemporanea in chiave satirica, grottesca, comica, ma con contenuti purtroppo veri: si parla di gender gap, di come la pubblicità alimenti gli stereotipi di cui ci siamo nutriti fin dall’infanzia, dalle favole alle camerette rosa via via fino al mondo del lavoro, alla disparità degli stipendi. Lo spettacolo è particolarmente divertente, ma parla di nodi ancora da sciogliere». Uno spettacolo, che nella chiave comica che è tipica di Alessandra Faiella, affronta però la difficoltà ad abbattere certi cliché e condizionamenti. Con un testo, spiega ancora l’attrice, «che è anche autoironico e provocatorio anche nei confronti delle donne, perché il maschilismo non è solo di certi uomini, ma è spesso trasversale, come se in tutte le categoria avessimo introiettato certi stereotipi e continuiamo a mantenerli». Ma qui lo stile di narrazione è molto comico. «La gente ride dall’inizio alla fine – conclude Faiella –, ma ciò che mi dà più soddisfazione è che alla fine il pubblico mi dice che l’ho fatto tanto ridere, ma anche riflettere, pensare. E questa è per me la cosa più importante».

Sara Magnoli

© Riproduzione Riservata