NEL CAMPO SANTO
L’oltraggio dei ladri di rame allo storico parroco
Blitz nel cimitero di Bregazzana: deturpata anche la tomba di don Ernesto Essi
Anche la tomba di don Ernesto Essi, storico parroco a cui è intitolata la piazza di Bregazzana, è finita nel mirino dei ladri di rame, che le hanno strappato via la lanterna, lasciando una ferita nel marmo. Fa male il furto messo a segno al cimitero varesino di via Mondino, avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì scorso, quando almeno sette tombe, ma il numero potrebbe crescere nelle prossime ore, sono state selvaggiamente saccheggiate. I ladri si sono portati via vasi, lanterne, e tutto il rame (ma anche l’ottone) che poteva essere prelevato, lasciando dietro di loro una scia di devastazione.
L’INDIGNAZIONE DEI RESIDENTI
«È ignobile andare in un cimitero, il luogo dove sono sepolti i nostri cari, per rubare questi oggetti e poi rivenderli per qualche euro - è il commento Nazzareno Minin, presidente dell’associazione Amici di Bregazzana -. È più il danno morale che economico. Nelle chat del quartiere abbiamo fatto appello ai residenti per capire se qualcuno avesse visto qualcosa, ma ad oggi non è arrivata alcuna segnalazione. Anche il gruppo di Controllo di vicinato, che è molto attento, non si è accorto di nulla, cosa che lascia pensare che il furto sia avvenuto a notte fonda e che i ladri siano fuggiti nei boschi. Confidiamo nelle registrazioni della telecamera. Chiederemo inoltre l’installazione di una seconda telecamera rivolta verso il piazzale antistante al cimitero, cosa che ora è possibile grazie alla fibra ottica».
L’ALLARME
Dopo che, mercoledì pomeriggio, alcune persone si sono accorte dei vandalismi e hanno dato l’allarme, ieri in molti si sono recati nel camposanto per controllare lo stato delle tombe dei propri defunti. Dell’accaduto sono già stati messi al corrente gli uffici cimiteriali e la polizia locale del Comune di Varese. Servono le denunce di tutti i cittadini vittime del raid per procedere a visionare le immagini registrate della videocamera installata nella zona, il cui “occhio” è puntato verso il cimitero. A Bregazzana - vicino alla celebre cappella Liberty a forma di elefante - riposano anche persone non residenti, sconosciute nel quartiere o che non hanno parenti ancora in vita, le cui tombe potrebbero essere state prese di mira senza che nessuno se ne sia ancora reso conto. Anche il Comitato di quartiere si è dunque messo a disposizione per collezionare i nominativi delle tombe danneggiate, lavoro che sarà ultimato in questi giorni dopo un’attenta ricognizione.
OCCHIO ELETTRONICO
Fuori dal cimitero c’è un cartello con scritto “area videosorvegliata”. La speranza è che i malfattori siano stati incauti arrivando vicino al cimitero con un’auto o con un furgone, la cui targa potrebbe essere stata registrata nei filmati. Si teme, però, che i malviventi sapessero come rendersi invisibili, ad esempio coprendosi il viso con il passamontagna e facendo perdere le proprie tracce nella vegetazione. Resta una grande amarezza. Don Ernesto Essi è stato per 60 anni parroco di Bregazzana, è un simbolo del quartiere, la sua tomba è cara a tutti e fa male sapere che qualcuno abbia danneggiato la sua e le altre senza alcuno scrupolo.
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