IL CASO
Luino, Teatro Fo-Rame: Pellicini si oppone
Il deputato di FdI invita il Comune a fare marcia indietro sull’intitolazione. «Per Franca Rame è una scelta politica»
Il primo teatro della provincia di Varese a fregiarsi dei nomi di Dario Fo e Franca Rame sarà il Sociale di Luino. Non solo. L’edificio, oggi proprietà della Soms luinese, diverrà a breve patrimonio del Comune, per altro assecondando anche l’auspicio dell’onorevole Andrea Pellicini, il quale sull’argomento s’era da poco espresso: «Il Teatro Sociale deve diventare monumento nazionale».
Il sindaco luinese, Enrico Bianchi, spera ora che l’auspicio si trasformi in un’alleanza «anche quando si tratterà di metter mano al maquillage dell’edificio», costruito per il ventennale della Soms - era il 1889 e «che abbisogna di una spesa non indifferente per sistemare gli interni».
Ma se sull’acquisizione concordano, sull’intitolazione è scontro fra Pellicini, già sindaco, ora deputato di Fratelli d’Italia, e il primo cittadino Bianchi.
«Mi compiaccio nell’apprendere che il Comune addiverrà all’acquisto del Teatro Sociale, completando un percorso iniziato nel mio secondo mandato dall’assessore Dario Sgarbi- commenta oggi Pellicini -. Non sono però d’accordo sulla proposta di intitolazione».
«Il nostro teatro, voluto a fine ‘800 dalla società operativa di Mutuo Soccorso, è già intitolato al “Sociale”, cioè al popolo, in particolare ai lavoratori. Fu realizzato per essere il teatro alla gente di Luino.
Trovo dunque l’intitolazione non solo superflua, ma non in linea con la tradizione del nostro teatro - spiega il parlamentare -. Ciò premesso, posso al limite condividere, in via subordinata, l’intitolazione a Dario Fo, premio Nobel che visse per molto a tempo a Luino e la cui famiglia ha avuto profonde radici nell’identità locale, a partire dalla nostra storica ferrovia. Ma non comprendo affatto l’estensione dell’omaggio a Franca Rame, sicuramente un’artista di valore, ma che con Luino ha poco a che fare».
«Davvero, a me sembra di vedere in questa dedica la volontà della giunta di dare un connotato politico alla scelta, essendo stata Franca Rame forse la massima animatrice di “Soccorso Rosso”, struttura organizzativa che si occupava della difesa e del sostegno dei militanti della sinistra extraparlamentare finiti in carcere. Franca Rame arrivò anche a scrivere al Presidente della Repubblica a difesa di Achille Lollo, accusato e poi condannato per il rogo di Primavalle, in cui militanti di Potere Operaio diedero fuoco alla casa del segretario del Movimento Sociale Mario Mattei, provocando la morte di Virgilio e Stefano Matteo di 22 e 10 anni» aggiunge Pellicini.
«Ecco perché invito il sindaco e la giunta a ripensare al proprio proposito. Possiamo anche ragionare insieme su Dario Fo, in quanto illustre nostro concittadino. Ma fermiamoci lì» conclude Pellicini
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