SERIE A
Mandole: «Voglio aggressività. Mannion? Capitolo chiuso»
L’allenatore di Varese in vista della sfida di domenica contro la Virtus Bologna. «Le assenze? Niente alibi»
Herman Mandole guarda avanti con fiducia al big-match di domenica 10 novembre contro la Virtus Bologna. Pur senza Justin Gray e in attesa dei rinforzi Sykes e Tyus (che non arriveranno prima di metà della prossima settimana), il tecnico argentino rassicura innanzitutto sulle condizioni di Gabe Brown, infortunatosi a metà allenamento alla caviglia sinistra, «mi dicono che giocherà senza problemi», e prepara la sfida contro la Segafredo.
«Dobbiamo riuscire ad essere aggressivi e mettere in campo la nostra identità a prescindere di chi c’è e chi non c’è. Non stiamo facendo bene a livello di risultati, Trieste è stato un grande passo indietro, ma dobbiamo competere con le nostre forze» ha detto oggi, venerdì 8 novembre.
«Non mi piace prendere scuse legate alle assenze: col materiale disponibile penso si possa vincere domenica, e continuare la costruzione della nostra identità. La squadra è unita e sta con me, crede in quello che stiamo facendo, però dobbiamo iniziare a farlo vedere sul campo» ha aggiunto Mandole.
La settimana non è stata delle migliori ma Mandole non cerca appunto giustificazioni e non si appella ai rinforzi in arrivo. «Non è stata una settimana facile tra gli infortuni e la prestazione peggiore della stagione contro Trieste, dove abbiamo giocato senza cuore. Ma dobbiamo competere con gli elementi a disposizione: di Sykes non abbiamo nulla di ufficiale, per Tyus stiamo aspettando i documenti (problemi col passaporto da rinnovare, senza il quale non può ritirare il visto NdR). Dovremo inserirlo nella squadra e nel gruppo, ma pensiamo prima alla gara di domenica, poi avremo tempo per mettere in organico i rinforzi» ha spiegato il coach OJM.
Il tecnico argentino archivia definitivamente la pratica Nico Mannion, respingendo le teorie “complottistiche” legate alla caviglia sinistra: «Era il nostro capitano attorno al quale abbiamo costruito la squadra. La sua cessione dopo 15 giorni di tira e molla può aver influito sull’atteggiamento con il quale la squadra è arrivata alla partita di Trieste. Ma quando sei un professionista non può essere una scusa: mi ha fatto sentire male il nostro atteggiamento, era la terza partita senza Mannion e non può essere una giustificazione per non correre o avere un cattivo body language. La caviglia? È una domanda per Nico, quando mi diceva che aveva dolore gli credevo. È un capitolo chiuso: a lui voglio bene, continuerà la sua carriera altrove e il giocatore ha preso soldi per la sua cessione. Ora dobbiamo costruire la squadra con quelli che abbiamo e quelli che verranno».
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