IGIENE
Mani pulite, la prima difesa della salute
Il 15 ottobre di ogni anno viene promosso in tutto il mondo il Global Handwashing Day per sostenere l’importanza del lavaggio delle mani in difesa della salute.
Quest’anno, in tale coincidenza, per iniziativa della Sofidel con la consulenza scientifica di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, è stato redatto un opuscolo dal titolo «24 ore con le tue mani». Si tratta di alcuni consigli che fanno riflettere su quanto sia importante lavarsi e asciugarsi le mani nei vari momenti della giornata e nei diversi luoghi che frequentiamo.
«Le mani sono un ricettacolo di batteri - fa presente il professor Pregliasco - ma fortunatamente molti microrganismi non sono pericolosi. A questi, però, possono aggiungersi altri virus e germi patogeni provenienti dall’ambiente esterno. Come possiamo difenderci? Innanzitutto lavandoci spesso le mani, ma anche prestando particolare attenzione ad alcuni oggetti, o luoghi, con cui veniamo a contatto durante la giornata».
Alcuni batteri si trovano dove ce lo aspettiamo (maniglie e rubinetti dei bagni pubblici), altri dove non penseremmo mai di trovarli (nel nostro letto).
La soluzione migliore per difenderci da questi nemici è di lavarsi spesso con acqua calda e sapone le mani, strofinandole bene e asciugandole poi con un asciugamano di carta monouso ( molto più igienico dell’asciugamano di casa). Questa semplice pratica consente di eliminare il 99% dei batteri.
Ecco i consigli di Fabrizio Pregliasco per tenere il più possibile sotto controllo batteri buoni e cattivi.
- Al mattino, quando suona la sveglia e restiamo qualche minuto a poltrire nel letto, non dobbiamo stropicciarci gli occhi con le mani ancora sporche (nel 18% delle lenzuola sono presenti ceppi di Staffilocco aurens, responsabile di diverse patologie).
- La doccia è senz’altro più igienica di un bagno nella vasca, che se non ben lavata diventa un terreno di cultura per diversi tipi di batteri, funghi e staffilococchi, che sono i più pericolosi.
- Tutto bene se ogni mattina si prendono i vestiti puliti dall’armadio: il lavaggio a 50° e la stiratura a 120° sono sufficienti a igienizzare biancheria e abiti, ma se si indossano quelli del giorno prima molto dipende dal lavoro che si fa. Borse e scarpe sono comunque un ricettacolo di batteri. Bisogna lasciarle in un ripostiglio, vicino all’ingresso di casa.
- Non adoperare i fazzoletti di stoffa, sono più igienici quelli di carta da usare una sola volta, specialmente se si è raffreddati.
- Quando si prendono i mezzi pubblici, le maniglie, i sedili, i biglietti sono un covo di germi, ma fortunatamente innocui per l’uomo. Comunque, arrivati in ufficio (più difficile per gli studenti a scuola), sarebbe bene lavarsi le mani in bagno, facendo uso di un gel disinfettante che uccide il 90% dei batteri.
- In ufficio computer, telefoni, stampanti sono pieni di batteri, anche patogeni. Una recente indagine americana ha scoperto nei luoghi di lavoro 260 batteri per centimetro quadrato su un mouse e 3.895 su una cornetta del telefono. Nei bagni il getto d’aria calda dell’asciugatore elettrico, quando viene messo in funzione, aumenta fino a 40 volte il numero dei batteri già presenti sulle mani. È meglio asciugarsi con i propri fazzoletti di carta.
- Nella pausa pranzo è bene lavarsi le mani prima e dopo aver mangiato. È preferibile utilizzare delle posate già confezionate e tovaglioli di carta usa e getta. Piatti, bicchieri e tazzine dovrebbero essere «germe free», cioè lavati in lavastoviglie a una temperatura superiore ai 40 gradi.
- Al ritorno dei ragazzi dalla scuola è molto importante lavare le mani, preferibilmente insieme a loro, cantando magari una canzoncina di 40/60 secondi (tempo necessario, se l’operazione è fatta con cura, per eliminare il 99% dei batteri).
- Anche in cucina ci sono regole da rispettare. Per prima cosa mani e unghie di che lavora devono essere pulite. È bene lavare separatamente gli alimenti, asciugandoli con carta-cucina. Evitare sempre la stessa spugna, piena di microrganismi.
I piatti e le pentole si asciugano nello scolapiatti, molto più igienico dello strofinaccio. I comuni detersivi, quando si usa acqua calda, sono in grado di eliminare molti batteri. Meglio la lavastoviglie a una temperatura che supera i 40 gradi.
Il freddo del frigorifero può ibernare alcuni batteri, prolungandone la vita. Ogni anno in Italia sono più di 4mila i casi di Salmonellosi che richiedono un ricovero ospedaliero. (g.c.s.)
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