DISAGIO
Varese-Roma: odissea prima del volo
Il diretto per la capitale solo da Linate: le proteste e l’appello
Volare non è mai stato così lento. O meglio: per andare da Varese a Roma in aereo, si deve raggiungere Linate. Possibile che non esista un volo diretto da Malpensa? A porsi la domanda è il commercialista varesino Ignazio Parrinello, che viaggia spesso per motivi di lavoro verso la capitale. E che non si capacita della difficoltà che tante persone incontrano, per raggiungere Milano, avendo invece a pochi chilometri da casa l’aeroporto più grande del Nord Italia. «È incredibile che un aeroporto con oltre 23 milioni di passeggeri l’anno non abbia voli diretti per la capitale», dice Parrinello. «Una situazione che va a discapito dell’economia locale, tutta, anche per l’indotto che al contrario si potrebbe creare». Il riferimento non è solo all’ambito turistico.
LEVATACCE E ORARI “IMPOSSIBILI”
Il professionista che più volte a settimana raggiunge Fiumicino in aereo, ricorda che nei suoi viaggi incontra anche moltissime persone della provincia varesina, del Comasco e della parte piemontese «che troverebbero molto più utile raggiungere lo scalo della Brughiera». Dal dato di fatto, che costringe a levatacce a orari impossibili o comunque a partire parecchie ore prima dell’imbarco, giunge dal professionista un appello perché la situazione si sblocchi.
«Non voglio che si pensi a una critica fine a se stessa, mi chiedo però perché associazioni, enti locali, sindaci non si impegnino per fare cambiare le cose». Di solito se non si interviene, per... invertire la rotta «è perché non ci sono interessi, si è portati a pensare, ma non è così». La logica conseguenza è che ci si unisca «per cambiare la situazione». «Tutto questo va a discapito dell’economia locale, dell’intera provincia e della facoltà di offrire un viaggio più semplice per chi va a Roma». Un appello, dunque, il suo, per affrontare una situazione «che ha anche una grande valenza economica».
CHI PUO’ INTERVENIRE?
Ma chi può e deve intervenire? «Ripeto, i portatori di interessi locali, i comuni, la provincia, le associazioni di categoria, per esempio, dovrebbero interessarsi al problema, di certo non il nostro ministro dell’Economia, il migliore che abbiamo mai avuto, Giancarlo Giorgetti, che deve affrontare ben altre questioni come il debito pubblico dello Stato che è di 2.873 miliardi di euro e che per fine giugno arriverà attorno a 2.900 miliardi». L’odissea del viaggio verso Linate, per chi abita a Varese, è ben rappresentata in pochi numeri (e orari).
LINATE
Il volo da Milano Linate a Roma Fiumicino con Ita Airways dura un’ora e 10 minuti. Se non ci fosse traffico e senza contare gli imprevisti del viaggio su autostrade tra le più trafficate d’Italia, in un’ora e 15 minuti da Varese si arriva all’aeroporto milanese. Il problema è che sia l’A8 sia il tratto di A4 sia la tangenziale per Linate non sono esattamente le strisce d’asfalto con meno auto e altri mezzi che si possano incontrare. E così, per esempio, per prendere il volo da Linate che decolla alle 7.30 «bisogna partire al più tardi da Varese alle 4.45». Circa tre ore prima. Più il volo è previsto verso l’ora di punta in autostrada, più si deve anticipare la partenza. «Il problema non è tanto la distanza quanto quello che si può incontrare in autostrada, rallentamenti, code, incidenti». Non si può mai stare tranquilli, meglio dunque partire con un buon margine d’anticipo.
«A Fiumicino pare non vi siano più slot disponibili per fare atterrare voli, in particolare la mattina - dice Parrinello -. Se fosse davvero così, mi chiedo però perché sia complicato spostare qualche volo diretto per Roma da Linate a Malpensa, visto che a Linate ve ne sono molti». Spostarsi in treno e con i mezzi pubblici fino a Linate, può essere una soluzione? «Ma assolutamente no, sarebbe un’altra odissea...».
COLLEGAMENTI “DIFETTOSI”
Manca il diretto Varese-Milano, in treno, che in mezz’ora colleghi il capoluogo ai piedi del Sacro Monte con la metropoli. Mancano voli diretti da Malpensa alla capitale. Il tema dei collegamenti è fondamentale perché la provincia e il suo capoluogo rimangano interconnesse al meglio con l’Europa ma anche con l’Italia. La velocità è tutto, anche negli spostamenti. E non è di certo - specifica Parrinello - solo un problema di levatacce e ore perse. Il pensiero va alla provincia tutta. Perché il Varesotto riprenda a volare alto.
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