ROMA
Nordio, bracciale dà alert poi vittima trovi rifugio

(ANSA) - ROMA, 15 MAG - "Il funzionamento del braccialetto
elettronico è molto spesso incompatibile con i mezzi di
trasporto delle persone: nel momento dell'allarme nei confronti
di una persona, molto spesso la vittima si trova ad una distanza
non compatibile con l'intervento delle forze dell'ordine.
Dobbiamo coniugare questi due elementi dando un'allerta alla
vittima, affinché sia in grado - nel momento in cui coglie
questo momento di pericolo - di trovare delle forme di
autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia,
in un luogo più o meno protetto". Così il ministro della
Giustizia, Carlo Nordio, al question time al Senato, in merito
al braccialetto elettronico per prevenire i reati contro le
donne.
Pronta la replica della familiare di una vittima di
femminicidio, uccisa nonostante il braccialetto. "Mia sorella
non era in chiesa né in farmacia, ma era in casa e non era al
sicuro, esiste un posto più sicuro della propria casa? Non so se
sia un problema di gps o di linea, ma le parole del ministro
dimostrano che il sistema è sbagliato e che il braccialetto è
inutile e serve solo a stressare la vittima. Facciano misure più
efficaci e restrittive, perché gli aggressori non possono
restare in libertà e tenere la vittima in un continuo stato di
paura", commenta Raffaella Marruocco, 61 anni, sorella di
Concetta, la donna uccisa dal marito nel 2023 a Cerreto d'Esi
(Ancona): l'uomo, che era sottoposto alla misura del
braccialetto elettronico, entrò in casa e accoltellò la donna
senza che la sua presenza fosse rilevata in tempo.
"Bisogna studiare bene delle alternative, evitando rimedi
fittizi che non servono a nulla", aggiunge Giuseppe Villa,
legale della famiglia Marruocco. (ANSA).
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