L’INDAGINE
Ordini via WhatsApp e consegna a domicilio: arrestata spacciatrice
Giovane marocchina fermata dai carabinieri a Sesto Calende
Era stata arrestata dai carabinieri della Stazione di Sesto Calende agli inizi di aprile, quando fu sorpresa nel parcheggio di un supermercato in compagnia di un cliente a cui aveva ceduto una dose di cocaina. E ora, dopo essere stata scarcerata, al termine di ulteriori indagini, è tornata in carcere.
Nella prima occasione i carabinieri, infatti, oltre a rinvenire più di 50 dosi tra cocaina ed eroina, 1.350 euro in contanti, sequestrarono anche il telefono cellulare. Ed è proprio dall’analisi del telefono cellulare che i carabinieri sono partiti per ricostruire la fittissima rete di affari (illeciti) e di clienti che l’indagata, una donna marocchina dimorante nel milanese, aveva organizzato tra le province di Varese, Novara e Verbania.
ORDINAZIONI VIA MESSAGGIO
Il metodo era collaudato. La donna, avvalendosi della collaborazione di un complice e utilizzando delle utenze intestate ad alcuni prestanome, raccoglieva le ordinazioni degli stupefacenti tramite WhatsApp e poi raggiungeva i clienti a domicilio, da sola e a bordo di auto di grossa cilindrata. Gli incontri, come acclarato dalle puntuali indagini condotte dai Carabinieri di Sesto Calende, avvenivano in posti convenuti e magari affollati, proprio per non dare nell’occhio. La florida rete di affari si estendeva da Vergiate e Sesto Calende fino ad arrivare a Cazzago Brabbia e Biandronno, oppure a Romagnano Sesia e Omegna, nel Novarese.
L’ARRESTO
La donna, colta nuovamente mentre transitava a Sesto Calende, è stata arrestata e condotta nel carcere di Como, dove nei prossimi giorni verrà sottoposta all’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.
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