SPORT E TERRITORIO
Palestra di roccia del Campo dei Fiori. «Varese sempre più in alto»
Alla Camera di Commercio incontro dedicato al progetto (realizzato) e alla montagna. «Patrimonio immenso di varesinità e delle Alpi»
Era una montagna dove i vigili del fuoco facevano delle esercitazioni. Oggi è un palestra di roccia con 185 itinerari su diversi fronti, sentieri sistemati grazie alle ultime tecniche di ingegneria naturalistica e pareti messe in sicurezza. Benvenuti alla palestra di roccia del Campo dei Fiori, frutto di un progetto nato nel 2019 con l’accordo di programma tra vari enti: Regione Lombardia, Camera di Commercio, Comune di Varese, Cai (Club Alpino italiano), Collegio guide alpine lombarde e Fondazione Cariplo che ha creduto molto nel progetto erogando contributi. L’intervento è stato realizzato in due anni. E questa sera, lunedì 11 dicembre, nella Sala Campiotti della Camera di Commercio, un incontro - I custodi della roccia - la palestra del Campo dei Fiori - al quale hanno partecipato le autorità. Sala gremita. A condurre l’evento, che si è aperto con la proiezione di un video realizzato da Marco Tessaro, lo scrittore ed esperto di alpinismo, Luca Calvi. Il progetto è stato sostenuto con quasi 700.000 euro.
«SE C’È ATTRATTIVITÀ, NOI CI SIAMO»
Il primo intervento della serata è stato di Mauro Vitiello, presidente della Camera di commercio. «Quando si parla di attrattività noi cerchiamo di esserci sempre. Dobbiamo mostrare e raccontare il bello della nostra provincia». Vitiello ha quindi spiegato che «sport è anche turismo ma non solo», affermando che «lo sport è qualità e termometro del nostro territorio».
«DIVERTIMENTO SERIO E SANO»
Presente il governatore della Regione, Attilio Fontana, particolarmente coinvolto per due motivi: è varesino e ama la montagna. Ha detto che la palestra di roccia del Campo dei Fiori «è un punto di attrazione per chi vuole divertirsi in modo serio, sano e positivo». «Noi come Regione - ha aggiunto - siamo attenti alla montagna e non a caso abbiamo creato un assessorato con questo nome. È fondamentale combattere lo spopolamento e l’abbandono della montagna. Tutelarla è un dovere morale e una ragione affettiva. Senza dimenticare il turismo che dà valore economico».
«TERRITORIO DEL VIVERE BENE»
«Questo territorio si posiziona sempre di più come città e realtà del benessere, dello sport e del vivere» ha osservato il sindaco di Varese, Davide Galimberti. «Dobbiamo essere bravi a promuoverlo» la spinta del primo cittadino che ha poi annunciato un nuovo progetto, col Cai, legato a una palestra di arrampicata. «Questo territorio crede nella montagna».
«PATRIMONIO DELLA VARESINITÀ E DELLE ALPI»
Tra i partner che hanno contribuito in maniera decisiva all’investimento sul Campo dei Fiori, c’è la Fondazione Cariplo. E l’avvocato varesino Andrea Mascetti, che era componente della Fondazione oltre che socio storico del Cai ed esperto di sci alpino, ha dato l’imput. «Un bel giorno con la mia fidata guida alpina Davide Broggi - ha spiegato - ci siamo detti: dobbiamo sistemare questo immenso patrimonio della varesinità e delle Alpi. E così, insieme a Eligio Trombetta, si è creata una rete che con Fondazione Cariplo ha permesso di arrivare a questo progetto».
UNA REGIONE DI SCALATORI
La Lombardia vanta 60 società sportive di arrampicata, di cui 24 specializzate anche nelle attività paralimpiche, e 12.400 iscritti. I numeri sono stati forniti da Lara Magoni, sottosegretario di Regione Lombardo allo Sport e ai Giovani. «Sport pilastro fondamentale del nostro territorio» ha affermato Magoni, facendo poi risaltare la vocazione di Varese.
«PASSO IMPORTANTE»
«Un passo significativo e importante» ha commentato il presidente del Parco del Campo dei Fiori, Giuseppe Barra, riferendosi ovviamente alla palestra di roccia che offre vie sia per gli esperti, sia per chi vuole cimentarsi per la prima volta con l’arrampicata.
L’incontro nella Sala Campiotti, dopo questa fase iniziale, aveva quindi in scaletta le relazioni, più tecniche, da parte del progettista Matteo Malnati, del presidente regionale del Cai, Emilio Aldeghi, del presidente della Guide Alpine, Fabrizio Pina, della guida alpina Davide Broggi e dell’accademico del Cai, Mario Bramanti.
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