ARTE E ILLUSIONI
Paolo Carta, preparatevi farò sparire il Sancarlone
È interprete, produttore e regista dello show «Impossible!». Il verbanese è designer di illusioni e esperto di effetti speciali unici
La folgorazione è avvenuta da bambino, davanti alla televisione. Era l’8 aprile 1983, aveva 8 anni quando il re degli illusionisti David Copperfield fece sparire la Statua della Libertà, simbolo degli Stati Uniti e di New York. Uno spettacolo planetario, epocale ripreso dalla Cbs. E da quel momento la vita di Paolo ì Carta cambia e decide la sua strada: originario di Verbania è illusionista e artista, e oggi anche Shows & Entertainment manager di Gardaland il parco divertimenti più famoso d’Italia aperto fino al 6 gennaio 2025 nella versione natalizia Magic Winter. E sempre di magia ma al “naturale” si tratta anche al Gardaland Sealife con la novità Gli illusionisti del mare che mostra a gradi e piccini la capacità che un animale possiede di confondersi con l’ambiente che lo circonda cambiando forma e colore. E non poteva esserci posto migliore di un parco divertimenti per la magia di Carta che qui stupisce i visitatori con lo spettacolo «Impossible!» di cui è interprete, produttore e regista: un susseguirsi di numeri di magia unici al mondo e illusioni altamente spettacolari in stile Las Vegas come la sparizione di una motocicletta e del suo pilota, chiusi in una gabbia e sollevati a ben 5 metri da terra.
Ma anche un illusionista celebre come lui ha un sogno nel cassetto: «Da bambino sognavo di essere come David Copperfield e, non potendo far sparire la Statua della Libertà, volevo far scomparire il nostro colosso di San Carlo Borromeo ad Arona». Il meglio noto “Sancarlone”. Un desiderio che resta vivo negli anni e prima o poi, perché no?, potrebbe realizzare. Del resto come racconta a Oltre: «Le due statue hanno delle affinità: i francesi per realizzare la versione americana si ispirarono appunto al Sancarlone, sotto il profilo tecnico infatti hanno la medesima fattezza». Frédéric-Auguste Bartholdi per progettare la Statua della Libertà soggiornò ad Arona e a New York ai piedi di Lady Liberty c’è una targa che ricorda il colosso del santo. «Appresa la storia, iniziai a pensare che se fossi riuscito a far sparire il Sancarlone, sarebbe stato come far sparire la Statua della Libertà. Ed è qui che iniziato il mio sogno, la mia professione. Amo sognare e far sognare». E dunque l’illusione di una sparizione così particolare e difficile nella realtà come funziona? Come nei film e nella pellicola The Prestige? «Tutto sommato non si discosta dalla realtà. Si cercano soluzioni tecniche per stupire. In realtà è tutto reale, ma i trucchi non si svelano mai». Quando si parla di magia e sogni, non si può non citare il mondo Disney e la frase attribuita a Walt Disney «Se puoi sognarlo, puoi farlo». Ha tratto spunti anche dalle pellicole animate? «Sono cresciuto con Disney, fa parte della mia cultura. E mi ispiro in particolare a Fantasia con Topolino apprendista stregone che fa magie». E tra tutte le magie compiute nella sua carriera a fianco di grandi personaggi dello spettacolo - tra questi il grande Arturo Bracchetti - oppure come collaboratore di musical internazionali come Mary Poppins, quella che lo riempie di gioia è solo una, afferma con certezza: «Aver fatto innamorare di me la mia compagna Sara: da 16 anni siamo una coppia non solo sul lavoro, è la mia assistente sul palcoscenico, ma anche nella vita». Paolo Carta è la dimostrazione che magia e illusioni, diventano realtà.
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