SERIE D
Pro incantata da Santana, Varese incompiuto
Nei tigrotti da vertice la chiave è l’esempio di Marito, ai biancorossi manca ancora l’attesa svolta: il mercato invernale sarà movimentato
Pro Patria col morale alle stelle, nelle mani (o meglio nei piedi) di un Mario Santana sempre più “hors categorie”, Varese dalle ormai croniche ricadute e che, alla luce del quinto ko in nove giornate, si guarda dentro cercando di capire se non urgano correttivi nella rosa.
QUI BUSTO Diceva il mitico Osvaldo Bagnoli, in uno spogliatoio di questa provincia: «Un conto è il calcio giocato, un altro quello parlato che purtroppo è molto diffuso». Lui parlava poco, restava quasi sempre defilato ma aveva un peso specifico enorme. Il paragone con Ivan Javorcic è forse irriverente però l’allenatore della Pro Patria è di quella pasta lì. Non ama il proscenio consapevole che il suo destino è nelle mani dei suoi uomini ai quali offre una meticolosa professionalità. Loro assorbono, anche inconsciamente, qual è lo stato d’animo della loro guida. «Il merito dei ragazzi – spiega il d.s. Sandro Turotti – è di aver affrontato un avversario difficile con un grande spirito di gruppo. Vittoria importantissima». Anche Turotti non vuol sentir ragione quando si fa notare che la Pro non si può sottrarre alle responsabilità e puntare al vertice: «Facciamo il nostro poi tireremo le somme sapendo che la concorrenza è agguerrita». Una concorrenza che, da qualche parte, cammina con le scarpe firmate e fa collezione di figurine aggiungendone una la settimana. Qui, per pragmatismo e mentalità, i soldi non si trovano nel campo dei miracoli e quindi ogni euro scucito deve avere una logica.
Ma il blitz di Alzano offre altri spunti. Per esempio un portierino diciottenne che a ogni tocco di palla beccava un “cinque” dai compagni della difesa; due colonne del centrocampo che fanno venire in mente il capolavoro “Giù la testa” per come sono al servizio della squadra; un uomo là davanti che fa brillare se stesso e chi gli sta attorno. Nessuno di loro vuole meriti nel solco della filosofia javorciciana. Per dire che il gruppo è uno, senza distinzioni. Semmai il distinguo è d’obbligo per Mario Santana, che a 36 anni si è rimesso in gioco, curando perfino l’alimentazione. Quando i campioni sono così diventano beneficamente contagiosi per tutti: se lui fa questo, io non posso fare diversamente. Un motto che vale dopo la vittoria contro la Virtus e varrà domenica per la terza tenzone fra Busto e la Bergamasca, contro . Arriva il lanciatissimo Caravaggio: altra battaglia da vincere per salire ancora più su.
QUI VARESE Niente svolta. Si sapeva che la partita con il Gozzano sarebbe stata difficile ma si auspicava che il Varese riuscisse a dare un segnale forte per spezzare quell’altalena di risultati e prestazioni che ne sta penalizzando la classifica. Invece è arrivato un altro kappaò. È vero, il secondo tempo è stato apprezzabile, sono state costruite le occasioni per pareggiare, però la rete non è arrivata. E adesso le partite perse sono cinque su nove. Tante, troppe per una squadra che doveva lottare per vincere.
Il “meno 13” rispetto alla vetta autorizza a riporre nel cassetto i sogni di gloria. La priorità, a questo punto, è trovare una quadratura che permetta quantomeno di spostarsi sul lato sinistro della classifica. Per trovare la serenità auspicata dal tecnico, Salvatore Iacolino, serve quella striscia di risultati incoraggianti sempre mancata in questo avvio. Il Varese non è ancora riuscito a mettere assieme due risultati positivi di seguito. La dirigenza, già dopo il fragoroso tonfo a Casale, aveva messo in chiaro che l’allenatore non si sarebbe toccato. E prosegue su questa linea, anche in virtù dello spessore di Iacolino. Ma è evidente che il mister dovrà trovare il modo di risollevare la squadra: un risultato positivo domenica contro la Caronnese, sfida che precederà la trasferta a Bra (anticipata a sabato 28 con inizio alle 15) sarebbe importante. Di certo negli uffici di piazzale De Gasperi regna l’insoddisfazione. E se l’andazzo non cambierà in maniera sollecita e drastica è facile prevedere un mercato di dicembre movimentato: troppi, fino ad ora, i giocatori che stanno deludendo le aspettative.
SPONSOR Intanto il club di piazzale De Gasperi, attraverso il proprio profilo Faceboo, ha annunciato che Tigros è il nuovo sponsor ufficiale del Progetto Bimbo del Varese. «Un’importante realtà a supporto dei bimbi biancorossi guidati dal nostro Marco Caccianiga» la frase con cui viene “celebrata” la partnership con Paolo Orrigoni, già vicino al Varese nell’annata della rifondazione.
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