IN CONSIGLIO COMUNALE
Ristorni, Varese pensa a un’azione legale
Approvato l’ordine del giorno del consigliere Pd Capriolo. «Sensibilizzare la Regione Lombardia a eliminare i criteri percentuali»
Il tema dei ristorni dei frontalieri continua a infiammare il dibattito politico a Varese. Per la seconda serata consecutiva - anche giovedì 19 dicembre -, maggioranza e opposizione si sono confrontate in Consiglio comunale, partendo dall’ordine del giorno proposto dal consigliere del Partito democratico Matteo Capriolo. «L’obiettivo è impegnare la giunta in due direzioni – ha detto – da un lato, adottare ogni iniziativa possibile, inclusa un’eventuale azione legale, per tutelare l’attuale normativa sul 3% destinato ai ristorni, o eliminare il vincolo del 4% tra frontalieri e residenti per l’assegnazione diretta. Dall’altro, sensibilizzare la Regione Lombardia a seguire l’esempio del Piemonte, eliminando criteri percentuali e garantendo ai Comuni un’assegnazione diretta».
La capogruppo leghista Barbara Bison ha sollevato dubbi sull’applicabilità del modello piemontese: «È vero che il Piemonte non adotta criteri di ripartizione, ma lì ci sono solo 69 comuni entro 20 chilometri dal confine svizzero. In Lombardia, invece, sono 369. Non adottare criteri significherebbe creare disparità: pochi fondi per alcuni comuni e troppi per altri». La maggioranza, guidata dal sindaco Davide Galimberti, ha chiesto di sospendere la discussione per consentire ulteriori confronti con la Regione. «Valutiamo di interloquire a livelli più altri e approfondire la questione», ha dichiarato il sindaco.
LE REPLICHE DELL’OPPOSIZIONE
Tuttavia, l’opposizione ha visto questa proposta come una provocazione, trasformando il confronto da rispettoso a infuocato. «Se non si moderano i toni, lascerò il Consiglio comunale», ha avvertito la consigliera del Pd Luisa Oprandi. Luca Boldetti (Polo delle Libertà) ha voluto ridimensionare l’importanza dei fondi nel bilancio comunale: «I ristorni rappresentano l’1% della spesa corrente». Quattro «che sono rimasti in provincia di Varese per affrontare le crisi aziendali – ha detto il consigliere leghista Stefano Angei –. La verità è che questa partita è stata sottratta al sindaco dal presidente della Provincia, Magrini».
APPROVATO L’ORDINE DEL GIORNO
Nonostante le divisioni, l’ordine del giorno è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza, mentre l’opposizione ha espresso un netto dissenso. Il tema dei ristorni, pur rappresentando una piccola percentuale del bilancio, sembra aver assunto una valenza simbolica e politica più ampia, diventando terreno di scontro tra le forze in campo.
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