GLI EPISODI
Ruba in un bar e viene coperto dagli amici: tutti denunciati
Sempre a Domodossola, un bambino in bicicletta è stato investito e non è stato soccorso dall’automobilista colpevole
Ruba una lavagna dei prezzi in un bar e una volta scoperto, finisce in guai più seri. Protagonista un ragazzo minorenne, che ha compiuto il furto mentre si trovava con un gruppo di amici. Quando gli stessi si recano al Comando della Polizia locale per restituire l’oggetto rubato, entrano negli uffici da soli, lasciando l’autore del furto in auto, poco lontano dalla sede del Corpo di Polizia Locale.
L’EPISODIO
È questo il curioso epilogo di una vicenda iniziata appunto con il furto di una lavagna, esposta nel dehor di un bar, di quelle con indicati i costi delle consumazioni per i clienti. Al fatto hanno assistito alcuni ragazzi residenti fuori provincia, i quali sono poi stati subito identificati dalla Polizia Locale domese, grazie alle telecamere della videosorveglianza comunale e grazie anche alla collaborazione degli agenti del Comune di residenza delle persone coinvolte nell’indagine. Questi ultimi, convocati in Comando per essere sentiti come persone informate sui fatti hanno riconsegnato la refurtiva, con un atteggiamento apparentemente collaborativo.
Tuttavia hanno poi riferito che il minorenne, autore del furto, aveva già fatto ritorno a casa sua, in sud Italia. Peccato che, poco dopo, una pattuglia della Polizia Locale in servizio sul territorio comunale, ha notato proprio il ragazzo a bordo dell’auto con la quale i “testimoni” si erano recati a Domodossola per fornire alla Polizia Locale la loro versione dei fatti. Il giovane, dopo aver reso false generalità agli agenti che lo stavano identificando, in esito alle indagini è risultato essere proprio l’indagato autore del furto della lavagna, avvenuto qualche giorno prima.
LA DENUNCIA
La vicenda si è conclusa con la denuncia del gruppetto: a carico dell’autore del furto anche l’ipotesi di reato di false generalità fornite ai pubblici ufficiali e, per gli altri, l’ipotesi di reato di favoreggiamento personale, per aver fornito indicazioni false e fuorvianti le indagini sia sull’identità che sul luogo dove era possibile rintracciare il vero autore del reato. In questo caso il quadro delle accuse si è improvvisamente ed inspiegabilmente aggravato per l’atteggiamento tenuto dai coinvolti nelle indagini, pur trattandosi in origine di un reato perseguibile solo a querela di parte.
SEMPRE A DOMODOSSOLA
Ancora una volta per le indagini sono risultate fondamentali le registrazioni del sistema di videosorveglianza comunale, insieme con l’attenzione investigativa del personale in servizio di pattuglia. Le stesse immagini della videosorveglianza sono state determinanti anche in un altro episodio accaduto nell’ultimo mese: un bambino in sella ad una bicicletta era stato investito in via Monte Grappa; l’automobilista, aveva notato che il piccolo fortunatamente si era rialzato dopo l’impatto, ma non era nemmeno sceso dal proprio veicolo per soccorrerlo. Il bambino, spaventato, si era poi rimesso in sella, per andare a scuola, senza riferire a nessuno di quanto gli era accaduto. Però poi grazie all’immediata segnalazione di un passante che aveva assistito al sinistro e tramite la visione dei filmati, la Polizia Locale domese è riuscita a identificare il ragazzino, allertare i genitori per sottoporlo alle cure mediche e ad identificare anche l’autore del sinistro.
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