IL CASO
Saldi truccati, scattano le multe
Controlli serrati della Polizia locale nei negozi. Sanzioni per 10.000 euro

Saldi ormai ben avviati eppure le multe continuano a fioccare. Non si tratta più, infatti, di attività commerciali che cominciano a pubblicizzare e a fare saldi prima dell’avvio (la noromativa regionale vieta sconti e promozioni un mese prima del”ciak”) ma di negozi che “truccano” i cartellini dei prezzi, nella migliore delle ipotesi.
I CONTROLLI
La sezione della Polizia amministrativa della Polizia locale ha infatti elevato una decina di sanzioni in pochi giorni, per un totale di circa 10mila euro. Multe alla quali se ne deve aggiungere una da 5mila a un solo negozio che aveva ampliato la superficie di vendita, pare realizzando una sorta di seconda attività, senza comunicare nulla e richiedere i permessi necessari.
Le sanzioni sono collegate spesso al mix tra merce scontata e merce non in saldo. «Deve essere divisa in modo preciso e riconoscibile», spiega Lorenzo Leone, commissario a capo della sezione amministrativa.
Inoltre, spesso avviene questo “giochetto”: invece di riportare, sulle etichette dei prodotti, prezzo iniziale, prezzo finale e percentuale di sconto, viene indicato solo il prezzo finale con un generico cartellino di percentuale più o meno riportata.
Una quindicina le ispezioni compiute negli ultimi giorni dagli agenti della Polizia locale - otto sono quelli dedicati alla Polizia amministrativa - e pochissime le circostanze nelle quali non sono state individuate infrazioni al regolamento regionale sui saldi (che durano per legge due mesi e dunque si concludono i primi di marzo).
La mappa de negozi pizzicati a non affrontare i saldi in modo regolare è a macchia di leopardo: sia in centro sia nei quartieri. I controlli avvengono anche dietro segnalazione dei cittadini.
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