LA RAPINA
Sangue nella gelateria
Esercente aggredito con il coltello: non è in pericolo di vita. Bandito arrestato
Quando l’occasione fa l’uomo ladro: l’albanese trentacinquenne arrestato il pomeriggio di ieri, giovedì 17 agosto, per la rapina alla gelateria Peccato di Gola a quanto pare era entrato per comprarsi le sigarette.
O almeno questa è stata la scusa per avvicinarsi al banco del titolare che ha poi ferito e mandato all’ospedale. Mentre il gelataio sessantenne era girato di spalle per prendere il pacchetto richiesto, l’uomo ha notato il cassetto dei contanti aperto e si è fiondato per portare via le circa 200 euro che vi erano contenute.
Ebbene, l’esercente non ci ha pensato due volte e di farsi rubare l’incasso, con la crisi che di questo periodo fiacca tutte le attività, e ha provato a difenderlo dalle m ani del ladro, scacciando via l’albanese.
A questo punto la situazione è degenerata: l’immigrato era sotto il pesante effetto degli stupefacenti e in tasca aveva un coltello. Non era lungo, dieci centimetri in tutto compreso il manico, ma è stato sufficiente per ferire seriamente il sessantenne. Perché il rapinatore gli è saltato addosso come una furia e con la lama l’ha colpito alla testa, al collo, alle braccia, aprendogli tante piccole lesioni che hanno prodotto un sanguinamento importante.
Gridava il gelataio durante l’aggressione, gridava così tanto che il fioraio accanto ha sospettato che qualcosa non andasse e si è precipitato in negozio per dargli una mano.
L’albanese ha provato a scappare ma nel frattempo i passanti hanno allertato i carabinieri della stazione sommese, che stanno a pochi passi da via Pastrengo, e l’uomo non ha avuto più di vie di fuga.
Bloccato e ammanettato, addosso aveva ancora i soldi sottratti all’esercente. Il quale è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Varese dove è stato ricoverato e medicato. Ne avrà per qualche giorno ma a quanto pare non rischia la vita.
Lo straniero - vecchia conoscenza dei carabinieri di Somma ma domiciliato a Nerviano - è stato arrestato d’intesa con il pubblico ministero Maria Crisitina Ria per rapina e lesioni.
Nei prossimi giorni verrà interrogato dal gip Patrizia Nobile. Immancabile la polemica sociale.
Sulla pagina Facebook Sei di Somma se non pochi si sono scatenati con frasi di indignazione e sconcerto, in cima alle preoccupazioni di tutti c’è l’eventualità che l’albanese possa essere rimesso presto in libertà.
La domanda più disarmante: «Possibile che non si possa più nemmeno uscire per mangiare un gelato con i propri figli in tranquillità?».
In attesa dei provvedimenti della magistratura, la risposta sin qui l’hanno data i militari del luogotenente Michelangelo Segreto che ora svolgeranno accertamenti insieme ai colleghi della Compagnia di Gallarate.
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