AIDS
«Se te ne fotti...», la campagna Anlaids 2017
«Se te ne fotti, l’Aids ti fotte >STOPAIDS» è lo slogan della campagna Anlaids per la Giornata mondiale contro l’Aids del primo dicembre e che vede numerosi manifesti affissi sui muri di centri storici e periferie di dodici città italiane con il volto di quindici testimonial, tutti personaggi noti al grande pubblico, dal musicista Saturnino al giornalista sportivo Ivan Zazzaroni, dai conduttori del «Pinocchio» di Radio Deejay, alla presentatrice Emanuela Folliero, all’attrice Elena Seredova e poi Paola Iezzi, Antonio Capitani, Federica Fontana, Antonella Lo Coco, Andrea Mirò, Sistiana, Guglielmo Scilla.
Il motivo della Campagna, spiega il segretario Anlaids Federico Torzo, è che a oltre 30 anni dalla sua scoperta, il virus dell’Aids è ancora diffuso in tutto il mondo: 36 milioni di persone affette da Hiv e oltre un milione di morti. Nei Paesi occidentali, compresa l’Italia, la malattia è controllabile con i farmaci antiretrovirali, ma questo ha fatto abbassare la guardia e i numeri sono allarmanti: 4.000 nuove diagnosi l’anno, che si aggiungono a quasi 150.000 persone che hanno contratto il virus negli anni passati.
Tra le città in cui è programmata la campagna di affissioni, le quattro che fanno registrare le maggiori concentrazioni della malattia, come Milano che da sola ha 400 nuovi casi all’anno, Roma, Bologna e Genova; ma saranno teatro dei manifesti anche a Napoli, Torino, Catania, Taranto, Padova, Trieste, Rimini e Perugia.
Il dato di 4.000 nuove diagnosi l’anno è stabile negli ultimi cinque anni, ma si registra un incremento, negli ultimi due anni, di nuove infezioni nella fascia d’età 25 - 29 anni. «La sfida non può essere basata solo sulla cura delle persone malate. Il messaggio è prevenire», ha detto Andrea Gori, direttore dell’Unità operativa malattie infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza.
«Lo slogan è duro - ammette il suo ideatore, Paolo Iabichino del Gruppo Ogilvy & Mather Italia -, ma la pubblicità deve parlare la lingua della gente ed è questa la terminologia che si sente in giro».
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