RISCHI
Sesso, le infezioni dell’estate
Il 15, 20 per cento dei teenager confonde la contraccezione con la prevenzione delle infezioni trasmesse sessualmente.
Un teenager su due non usa precauzioni. Le infezioni sessualmente trasmesse, oltre l’Hiv, sono in aumento: i centri infettivologici italiani negli ultimi tre, quattro anni hanno notato un incremento pari a più del doppio dei casi di sifilide.
I dati sono stati resi noti in occasione nona edizione di Icar (Italian conference on Aids and antiviral research), che si è svolta a Siena. «A queste si aggiungono - spiega Andrea De Luca, direttore di malattie infettive all’università di Siena - altre infezioni, anche meno gravi, come quelle da Clamidia, ma non prive di conseguenze, tra cui l’infertilità femminile. L’infezione più diffusa è quella da papilloma virus, per la quale è fondamentale la vaccinazione gratuita per le adolescenti e che verrà ora introdotta anche per i maschi. Essa è la causa del cancro della cervice uterina e dell’ano e delle condilomatosi genitali e anali. Nei contagi, per l’Hiv e per le altre malattie, anche se il rischio di un singolo rapporto è basso, se si gioca alla roulette russa prima o poi il proiettile arriva e per questo bisogna proteggersi sempre».
In estate poi il rischio infezioni aumenta: «Normalmente, durante i viaggi e le vacanze, la possibilità di avere incontri sessuali occasionali aumenta - spiega Massimo Andreoni, responsabile dell’unità operativa complessa di malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e past president Simit -. Non è un caso che, nel periodo successivo a quello estivo, si registri il picco assoluto annuale di pazienti in fatto di infezioni e malattie sessualmente trasmissibili. Un altro rischio che corriamo sono le infezioni dell’apparato gastroenterico, come diarree e gastroenteriti, legate al consumo di bevande e alimenti non controllati. In alcuni casi si tratta di infezioni pericolose, quindi si consiglia di portare sempre sali minerali e di assimilare molti liquidi».
Sono le donne single i soggetti a più alto rischio di contagio, soprattutto se non viaggiano in gruppo. Secondo uno studio del 2015, infatti, queste hanno una percezione del pericolo inferiore, soprattutto in caso di sesso orale. Da un punto di vista anagrafico, sono i giovani, in generale, i principali protagonisti del sesso a rischio durante i mesi estivi, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 30 anni.
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