LA VERTENZA
Castellanza, Sieco diffida Comune e Ala: «Applicare la clausola sociale»
I lavoratori del gestore uscente del ciclo dei rifiuti rischiano di perdere anzianità e parte del salario se non saranno assorbiti da Aemme Linea Ambiente
L’azienda Sieco ha diffidato il Comune di Castellanza e Aemme Linea Ambiente, che gestirà l’igiene ambientale dal 2 maggio, dall’assumere i lavoratori tramite bando e non con assorbimento diretto da Sieco, come stabiliscono la sentenza n. 31491 del 13/11/2023 della Corte di Cassazione e il principio di “clausola sociale”.
La decisione, presa con il team legale della municipalizzata di Cassano Magnago, viene comunicata dai vertici all’indomani dell’incontro davanti al Prefetto per conciliare la vertenza, «del quale abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro. Auspichiamo che non prevalga il mero interesse economico e che, contrariamente a quanto sin qui accaduto, vengano tenuti in considerazione i legittimi diritti dei nostri ex lavoratori. Siamo vicini anche alle loro famiglie, coinvolte, loro malgrado, in questa terribile situazione, venutasi a creare per logiche che non ci appartengono neppure lontanamente».
Sieco cita infatti il patto di fiducia siglato coi suoi dipendenti e precisa che in un caso analogo si è fatta carico dei lavoratori dell’impresa precedente tramite la cosiddetta “clausola sociale”: una garanzia, stipulata con il Comune in veste di fideiussore, di continuità professionale e salariale per i dipendenti già assunti e inquadrati nello specifico settore dell’ente amministrativo. «La nuova azienda incaricata a Castellanza ha arbitrariamente deciso, con il benestare del Comune, di non applicare la clausola sociale - dichiara Sieco - e di emanare un nuovo bando di assunzione, con il duplice effetto di cancellare con un colpo di spugna gli scatti di anzianità del personale in forze o, peggio ancora, di configurare esuberi che causerebbero inevitabilmente licenziamenti». Si parla di una perdita salariale dai 400 ai 500 euro al mese. In conclusione: «Non esiste un “caso S.I.Eco.” bensì un “caso Comune di Castellanza - Aemme Linea Ambiente”».
LA MEDIAZIONE DEL SINDACO DI LEGNANO
Intanto entra nella partita il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, che dopo un confronto con le parti in causa è riuscito a mediare in qualche modo: «Pare ci sia un’apertura da parte di Aemme a discutere del trattamento economico - dichiara Francesco Mainardi, dell’Usb -. Però dopo l’assunzione tramite un nuovo bando. Stasera (mercoledì 17 aprile, ndr) quindi ci sarà un’assemblea con i quattro dipendenti coinvolti, sei hanno partecipato al precedente bando, tre potranno rimanere in Sieco, per prendere una decisione».
CAPUTO: «VERGOGNOSO IL COMPORTAMENTO DEL COMUNE»
Sulla vicenda prende posizione il consigliere comunale Mino Caputo: «Preferisco non usare mai termini forti, ma in questo caso, al di là dei torti e delle ragioni, devo dire che è vergognoso vedere come un’Amministrazione comunale si estranei da un problema che la vede coinvolta a pieno titolo: ha quote azionarie in entrambe le società, ha deciso il passaggio del servizio e ha sottoscritto il contratto. Inoltre non tiene conto del rischio che questa vicenda possa incidere sulle valutazioni dei Giudici chiamati a esprimersi in merito al ricorso al Tar promosso da Econord sul nuovo appalto. C’è solo da augurarsi un non accoglimento per evitare le conseguenze».
Caputo esprime infine un suo sospetto: «Sono portato a pensare che questo disinteresse e insensibilità siano determinate dal fatto che tra i lavoratori non c’è nessun cittadino castellanzese. Rimane quindi la speranza che al prossimo incontro il Prefetto riesca a ricamare una soluzione».
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